Arriva Pepsy Romanoff!!!
'Vasco Modena Park' ha incassato 160mila euro nella giornata del 1 dicembre. Il film tornerà dal 4 al 7 dicembre in 330 sale - Repubblica.it
Un venerdì sera all'insegna dei ricordi nei cinema di tutta Italia. Vasco Modena Park, la versione cinematografica e inedita dell'evento del concerto dei record, ha incassato 160mila euro nella sola giornata di venerdì 1 dicembre per l'anteprima in alcune sale selezionate. Il film del concerto si è piazzato al secondo posto dei film più visti della giornata tra Assassinio sull'Orient Express di Kenneth Branagh (in testa con 360mila euro di incassi) e il terzo capitolo della trilogia Smetto quando voglio - Ad honorem (al terzo con 120mila euro).
Quasi dodicimila spettatori hanno ricreato al cinema la magia dei concerti di Vasco, ballando e cantando tutti insieme ogni canzone del Blasco con il trasporto e l'energia di un live. L'appuntamento sul grande schermo con Vasco Modena Park - Il film diretto da Pepsy Romanoff è dal 4 al 7 dicembre distribuito da Qmi Stardust in oltre 330 sale, Molte delle quali già tutte esaurite, per rivivere ancora una volta la festa dei i primi 40 anni sul palco di Vasco. Dalla regia live a quella del film, Pepsy Romanoff ha impiegato cento operatori specializzati per le riprese e lo ha montato con circa 50 collaboratori. Accanto alle macchine digitali, sono state realizzate anche riprese in 35 mm durante la performance di Sally e Un senso. Vasco Modena Park è arricchito da materiali inediti e dalle riflessioni dello stesso Vasco, che si trasforma in un Caronte capace di trasportare i fan a esplorare gli spartiti della sua vita.
«Benvenuti al concerto che non avrà mai fine, benvenuti nella leggenda, benvenuti nel record mondiale». Era il 1° luglio 2017, e Vasco Rossi apriva così il «suo» concerto-evento, la festa epocale per i quarant’anni di carriera. Una folla immensa, una «combriccola» di 220mila persone (e sì, c’eravamo anche noi), si era adunata al Modena Park per assistere alla lunga maratona rock. Un evento che già prima di «esserci» aveva fatto la Storia, visto che mai nessuno prima d’ora aveva messo insieme al mondo così tanti spettatori paganti a un concerto.
Foto vanityfair.it
Foto vanityfair.it
Tantissimi fan di ogni età ed entusiasmo alle stelle al cinema multisala Victoria per la prima visione di 'Modena park. il film'. Ventisette telecamere, massima attenzione al sonoro, un montaggio strabiliante: la pellicola diretta da Pepsy Romanoff non è la ‘semplice’ testimonianza del concerto dei concerti, ma è stato arricchito di materiali inediti e dalle riflessioni dello stesso Vasco che si trasforma in Caronte per traghettare i fan tra le onde della sua vita.
"Dopo aver partecipato al concerto non potevamo mancare a questo appuntamento", il leitmotiv di tanti presenti all’ingresso del cinema. Ma c'era anche chi lo storico concerto non è riuscito a vederlo e ha cercato di rimediare guardandolo sul maxischermo.
La pellicola approderà in tutte le sale dal 4 al 7 dicembre. Sempre oggi è stato lanciato nelle radio il singolo ‘Colpa d’Alfredo’, tratto proprio dal film.
Vasco è solo, sotto il palco del concerto. Fa respiri profondi, sembra piuttosto concentrato. In sottofondo c'è una musica sinfonica: è il "Così parlò Zarathustra" di Strauss, il brano con il quale
il rocker di Zocca ha voluto dare inizio al suo concerto. Tra pochi istanti salirà sul palco e si troverà di fronte a più di 220.000 persone, il suo popolo. Chissà a cosa sta pensando, chissà quali sono le sue sensazioni: mesi e mesi di preparazione per quella che lui stesso ha definito una "festa epocale" e ora è tutto pronto, manca solo lui. Alla fine si fa coraggio, comincia a salire le scalette che lo portano proprio sul palco. Il pubblico esplode: "Olé, olé, olé, olé, Vasco! Vasco!". Lui sorride, alza il pugno verso il cielo e comincia a cantare: "Eh... Ho perso un'altra occasione buona stasera...". Che la festa abbia inizio.
"Benvenuti alla festa epocale di Modena Park, benvenuti al concerto che non avrà mai fine, benvenuti nella leggenda", dice Vasco dopo i primi due pezzi in scaletta, "
Colpa d'Alfredo" e "Alibi", che rappresentano i titoli di testa del docu-film, una sorta di introduzione al concerto vero e proprio: che parte ufficialmente con "La combriccola del Blasco", ideale manifesto del rocker e della sua banda, e prosegue dritto fino a "Albachiara", passando per - tra le altre - "Bollicine", "Ogni volta", "Senza parole", "Vivere", "Stupendo" e "C'è chi dice no". Ma non è solo un rock and roll show, non c'è solamente la musica. Le canzoni sono i tanti capitoli di una storia che è Vasco stesso a raccontare, attraverso alcune dichiarazioni tratte dalle interviste realizzate dalle telecamere di Pepsy Romanoff appositamente per questo progetto. La sua è quasi una voce fuori campo che guida gli spettatori nelle due ore e mezza di musica e immagini e li fa entrare nel suo mondo, il mondo di Vasco: "Io scrivo per comunicare che ho delle rabbie, dei problemi, che non sto bene", spiega il rocker, "Le canzoni vengono da sole, l'ho anche scritto. Basta aspettare. Io scrivo per esprimere qualcosa e quando riesco a scrivere qualcosa che arriva a toccare il cuore, sento di aver fatto quello che dovevo. Sono scritte col sangue, le mie canzoni".
C'è Vasco, ci sono le sue canzoni ma ci sono anche i suoi musicisti: il bassista Claudio "Il Gallo" Golinelli, i chitarristi Andrea Braido, Vince Pastano e Stef Burns, il batterista Matt Laug, la corista Clara Moroni, il tastierista Alberto Rocchetti e il sassofonista Andrea Innesto, senza dimenticare Gaetano Curreri (che accompagna il rocker al pianoforte in "Anima fragile" e in "Albachiara") e il suo storico chitarrista Maurizio Solieri (anche lui compare in "Albachiara"). Alcune immagini di backstage ci mostrano Vasco insieme alla sua band, dietro il palco: il rocker incita il gruppo, scherza e sorride, abbraccia Guido Elmi (produttore artistico del concerto: storico collaboratore di Rossi,
sarebbe morto esattamente un mese dopo "Modena Park"). "C'è un legame strettissimo: ci capiamo anche se parliamo lingue diverse, perché la musica è un linguaggio universale. Siamo complici: non è tanto una famiglia, è più una banda", spiega Vasco a proposito del gruppo.
E poi, ovviamente, c'è il pubblico, l'altro grande protagonista di "Modena Park": le telecamere di Pepsy Romanoff si muovono tra gli spettatori prima del concerto e durante il concerto stesso, e immortalano l'atmosfera di festa e di divertimento. Si balla, si canta, ci si bacia: "C'è un po' di Vasco in ognuno di noi. È una frase che è stata detta e che secondo me interpreta bene questo rapporto che c'è tra me e chi mi ascolta. È un rapporto di condivisione", osserva Vasco.
Per questioni di durata alcune canzoni che erano nella scaletta di "Modena Park" sono state sacrificate e non hanno trovato posto nel film: non ci sono, ad esempio, "Vita spericolata", "Sally" e "Un senso". Ma non temete, saranno nel doppio DVD contenuto nel
cofanetto in uscita l'8 dicembre, insieme ai tre CD che ripercorreranno integralmente il concerto.
"Vasco Modena Park" è prodotto da Giamaica (la società di Vasco) con la collaborazione di Except ed è distribuito al cinema da QMI Stardust in collaborazione con Universal Music.
Dopo l'anteprima di ieri sera, il film tornerà nelle sale cinematografiche dal 4 al 7 dicembre (
Rockol ti regala i biglietti):
qui l'elenco dei cinema che lo proietteranno.