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29 Gennaio 2022
 

VASCO ROSSI 1982–2022 40 anni da “VADO AL MASSIMO”…VADO A SANREMO

Accadeva il 29 gennaio 1982, al Festival di Sanremo


Quarant’anni fa, un “alieno” di nome Vasco Rossi atterrava nella città dei fiori, Sanremo, e ne travolgeva il festival con una canzone fuori dalle regole, “Vado al massimo”, che divise nettamente il pubblico tra favorevoli e contrari. Tra autoironia e sberleffo, cantautorato e rock, era lui la vera novità di quella edizione, il cambio generazionale che rompeva con la tradizione delle confortanti proposte festivaliere e che, a dispetto di tutto e tutti, passò le selezioni e arrivò alla serata del sabato, l’ultima e più importante. Di come si sarebbe poi piazzato nella graduatoria finale a lui importava meno di zero, quella notte festeggiò l’obbiettivo raggiunto. Fuori da lì stavano per spalancarsi le porte della sua straordinaria avventura rock live.

Le cose avvengono piano piano e poi improvvisamente: l’anno successivo, nel 1983, Vasco tornò al festival ma solo perché era sicuro di avere la canzone giusta, una bomba che aveva appena finito di scrivere e che si intitolava “Vita spericolata”, che entrerà nella storia della musica.

Il primo Sanremo non si scorda mai, qui di seguito il ricordo di Vasco per i social:

“Per quello che ho da fare..Vado al massimo..Vado a Sanremo: mi butto nella gara e..arrivo alla finale del sabato sera.
Poi tra gli ultimi della classifica finale ma, come si sa, “beati gli ultimi” e io ero beatissimo del mio successo, avevo fatto centro.
Ci andai perché Ravera in persona (il factotum del festival allora) mi offriva la platea nazionale della televisione garantendomi soprattutto la libertà di di fare quello che volevo.
Geniale Ravera, aveva capito che la musica nell’aria stava cambiando e che io rappresentavo il nuovo.
Per questo accettai l’invito e ci andai.
Ci andai da solo, perché nessuno dei miei fidati collaboratori di allora, leggi Guido Elmi in primis, volle accompagnarmi, non ci credevano.

Io, invece, sapevo bene quello che facevo. Avevo già scritto canzoni come “Jenny”, “Albachiara”, ”La noia”, “ La nostra relazione”, “Colpa d’Alfredo”..”Siamo solo noi”. I i miei primi 4 album rock erano fuori. Andavo bene con i concerti, ma mi conoscevano per lo più a livello regionale, in Emilia, un po’ in Lombardia e un po’ in Piemonte.
La platea nazionale mi serviva, certo. Ma quello che volevo io soprattutto, era sbalordirli, provocarli, scuotere in loro un’emozione, dissacrare quel palco con ironia e provocazione : “Vado al massimo .vado al massimo.. ....vado a gonfie vele..” (che non era per niene vero, in realtà).

Ero certo che avrei colpito e, nel bene o nel male affondato, chi dalla platea del teatro a quella della tv, mi guardava (anche se pochi allora dichiaravano di guardare il festival, in realtà tutti mi avevano visto..).
Più che una sfida, quei 3 minuti di esibizione, lo spazio di una canzone, rappresentavano per me un’occasione unica per farmi notare da più gente possibile.
Della gara, a me, non m’importava nulla e tantomeno di vestirmi “elegante”, io avevo il mio look da concerto, jeans e giacca in pelle. Ricordo che dietro le quinte mi guardavano tutti come se io fossi un alieno quando per me gli alieni erano loro che si stravestivano e si truccavano, a me interessava solo salire sul palco e nient’altro.

Alla finale del sabato sera ci sono arrivato e questo a me bastava e avanzava. Ormai è storia che nella classifica finale ero in fondo ma fuori da lì cominciò davvero la mia straordinaria avventura live. Nell’aprile usciva il mio quinto album - “Vado al massimo” - con pezzi molto provocatori come ”Sono ancora in coma” “”Cosa ti fai”, e brani del peso di “Ogni volta” e “Canzone” e il calendario di date live si infittiva.
L’anno dopo ci sono tornato a Sanremo, per riconoscenza nei confronti di Gianni Ravera che mi aveva dato carta bianca, e solo perché avevo la canzone giusta: Vita spericolata, una bomba, che avevo appena finito di scrivere.”


1982 -2022: quest’anno al festival di Sanremo c’è Rkomi che omaggia Vasco con un medley delle sue canzoni eseguite con i Calibro 35, nella serata delle cover. Siamo curiosissimi di ascoltarlo, chissà quali canzoni avrà scelto.

1982 – 2022: 40 anni dopo “Vado al massimo”, Vasco Rossi è pienamente soddisfatto della sua lunga carriera e dei suoi prossimi primi 70 anni (7 febbraio). Come compierli e non sentirli:

“Devo tutto alla musica che non fa distinzioni di sorta, non è il passare del tempo che conta, ma come lo usi. Intrigante è il viaggio che la musica ti permette tra fortissime emozioni, splendide illusioni e tremende delusioni.
Sono 70 volte che la terra mi fa girare intorno al sole e ..la testa non mi gira ancora.”

Mancano infatti poco meno di 4 mesi al VASCO LIVE ‘022 tour, che partirà il 20 maggio, e Vasco non sta più nella pelle, non vede l’ora di tornare sul palco. Dopo due anni di stop forzato non ne può più: lui, come tutto il popolo del rock che non aspetta altro che di ritrovarsi sotto palco.

 
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