IL MIO VASCO IN 3 D
by Roberto Villani
E’ dalle prove del tour del 1993 , che il sottoscritto ha incrociato la sua strada con quella di Vasco , seguendolo come un ombra sul palco in ogni data dei suoi tour in Italia e all'estero, sul set dei video e in ogni sua apparizione pubblica, scattando milioni di foto, molte delle quali diventate delle vere e proprie immagine icone nella carriera e nella discografia del Komandante.
Mi e' capitato di trovarle esposte in bella mostra in Oxford Street a Londra, come in Alexander Platz a Berlino ma anche in location meno nobili ma pur sempre originali, come sulla fiancata di un Tir giallo sfrecciante sull'autostrada A1 o sotto forma di un murales in Piazza del Plebiscito a Napoli.
Quando alla vigilia del Vasco Kom Tour 2011 alle prove presso gli studi di Pieve di Cento, Arturo Bertusi mi commissiono' oltre al consueto fotoreportage sul tour, anche una serie di date da documentare attraverso foto tridimensionali, pensavo scherzasse o quanto meno, avesse sbagliato interlocutore.
Primo, non possiedo macchine fotografiche professionali adibite a realizzare foto di quel tipo, secondo, semplicemente perche' non esistono sul mercato mondiale macchine reflex professionali che scattino immagini in 3D, a parte qualche compattina da grande distribuzione o da premi a punti di qualche compagnia petrolifera.
Credetemi, mi si gelo' il sangue !!! Come potevo realizzare queste foto, senza l'attrezzatura adatta ne' da compare, ne' da noleggiare considerato che non era ancora commercializzata ?
Semplice, trattandosi di Vasco, una famosa casa di apparecchiature fotografiche mi fa arrivare appositamente dall'Olanda un prototipo di macchine fotografiche per foto 3D, nello specifico 2 fotocamere reflex manuali identiche collegate da una staffa metallica e da un caveto sincro, da testare , senza istruzioni ma con quattro appunti alfa/numerici scritti a mano per realizzare esclusivamente foto a monumenti in pieno giorno, col cavalletto.
Meraviglioso !!!! Dovevo fotografare rigorosamente in manuale, un concerto rock di sera con soggetti in movimento , luci sotto e sovraesposte, controluci, senza cavalletto e, situazione piu' critica, senza la possibilita' di vedere le foto che realizzavo, in quanto venivano montate in 3D nella sede europea di questa famosa casa, in Olanda , in seguito piu' comodamente a Padova.
In pratica era un po’ come tornare al tempo della fotografia in bianco e nero, dove l’esperienza e l’abilita’ del fotografo facevano la differenza , tra portare a casa il lavoro o bucarlo clamorosamente.
Stavo rischiando di bruciare vent'anni di lavoro e di stima incondizionata di Vasco, Floriano, Tania, Guido e Arturo , per realizzare un servizio che nessuno prima di allora aveva mai realizzato ; neanche gli U2 , i Rolling Stones o Madonna, avevamo mai chiesto tanto ai loro rispettivi fotografi, ossia di scattare le prime fotografie tridimensionali al mondo di un concerto rock.
Ovviamente Vasco, sempre piu’ avanti di tutti gli altri, voleva fosse il Suo concerto il primo ad essere immortalato attraverso la tecnologia tridimensionale e non poteva che essere il sottoscritto, il suo fotografo “live” di fiducia a realizzarlo.
Notti in albergo trascorse insonni davanti allo specchio a provare di capire come le due macchine muovendole orizzontalmente sulla staffa , potessero scattare immagini perfettamente sovrapponibili per creare l'effetto tridimensionale, tenendo conto che il soggetto e' in movimento e ovviamente la profondita' di campo varia continuamente , oltre a decine di altre variabili tecniche, che non sto qui a dettagliare.
Tra paranoie, crisi di nervi, voglia di mandare tutti a quel paese , ma sorretto dalla volonta' e l'ambizione personale di voler essere il primo fotografo a realizzarle , dopo le foto di Ancona e i miglioramenti di Venezia, arriviamo a Milano per quattro concerti esauriti da mesi e per il sottoscritto, da non sbagliare assolutamente , essendo San Siro il tempio storico del rock di Vasco e consapevole che sia a lui che a tutto il suo staff, interessavano particolarmente le immagini di quei concerti.
Fortunatamente quel magico stadio, innesca nel sottoscritto una forma di ispirazione e magia che qualsiasi altra location non riesce a trasmettere ( forse solo il primo storico concerto a Imola del 1998 mi ha regalato le stesse emozioni ) , pertanto pur senza averne assolutamente motivo, con quel pizzico di incoscienza che mi contraddistingue, sapevo che non avrei sbagliato neanche questa volta.
Metabolizzo mentalmente tutti i calcoli e le prove tecniche fatte ai concerti di Ancona e all’Heineken Jammin Festival , preparo foglietti personalizzati di appunti da tenere in tasca e sviluppo il mio lavoro attraverso quel prototipo di attrezzattura, con la stessa sicurezza con cui utilizzo le mie fedeli Canon digitali.
Passano le date milanesi e finalmente riesco a visionare per la prima volta il mio lavoro e le foto realizzate fino ad allora, un giorno prima dei due concerti conclusivi di Roma e tiro un sospiro di sollievo.
Parecchi errori di valutazione ad Ancona, discreti miglioramenti a Mestre, ottimo lavoro a San Siro, tenendo sempre conto delle potenzialita’ che queste fotocamere sperimentali potevano fornire, rispetto alle reflex e ottiche professionali che abitualmente utilizzo.
Alla fine sono riuscito a dialogare con quel attrezzo infernale e scomodo assemblato per l’occasione , riuscendo ad ottenere quello che Vasco attraverso il suo art director mi aveva chiesto, ossia di essere il primo artista ad avere un portfolio fotografico in 3D.
Sotto la supervisione di Arturo, Tania e di Vasco stesso, 40 di queste immagini pionieristiche e d’assalto, sono finite sul libro fotografico " Vasco Live Kom 3D" e circa 200 foto tridimensionali relative al Kom Tour 2011, rappresentano il piatto forte del “ Vasco Kom in 3D” La Mostra” , insieme ad altre immagini che ho scattato durante il Tour Europeo del 2009/ 2010, esposte a Bologna presso le prestigiose sale di Palazzo Isolani .
Missione compiuta, ora tutti gli altri, dagli artisti ai fotografi che si cimenteranno con la fotografia Rock tridimensionale, bene che vada arriveranno secondi !!
Il gradino piu’ alto del podio e’ gia occupato !!!!
Roberto Villani