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25 Novembre 2012
 

Un Gran Bel Live Kom 011

di Daria Sheina (Vascova)


"Perché un avvenimento abbia grandezza, devono concorrere due cose: il grande animo di coloro che lo compiono e il grande animo di coloro che vi prendono parte" F.Nietzsche

Qualsiasi "spazio" dove entra il rock di Vasco, sia lo stadio che il palasport, il locale della discoteca oppure il teatro, diventa "infinito" e si trasforma in un universo intero.
Ed ecco... il grande schermo si accende e non esiste più la sala del cinema, la poltrona ed il tempo. Si precipita subito in un vortice vertiginoso d'euforia e di sensazioni pazzesche appena comincia questo gran bel "Live Kom 011".
Ed è subito una scossa energetica!! Vasco crea un'energia pura, miracolosa, curativa e liberatoria. La esplode, la butta fuori come falde di fuoco che avvolgono e si impossessono del corpo e dell'anima, stravolgono e riempiono di un'adrenalina sbalorditiva, danno sfogo alle emozioni lasciandole libere senza freni, senza censure e senza paure di vivere quel brivido che è la nostra vita. E' vero che noi non siamo le nostre emozioni, ma le nostre emozioni sono parte di noi. E più ci emozioniamo, più questa parte cresce e fiorisce senza permettere al gelido e grigio vuoto di allargare le sue radici dentro la nostra anima, di atrofizzarla e di far diventare tutto superfluo ed inutile.
Ogni concerto di Vasco è un mare agitatissimo con vari colori e sfumature che cambiano in continuazione, con tante onde emotive che partono da lui verso il pubblico e ritornano indietro portando con se pezzi di cuore, lacrime salate, speranze e sogni nascosti nelle conchiglie. "Con l'aria, col sole, con la rabbia nel cuore, con l'odio, l'amore" lo show diventa una grande liberazione e mentre si urla a squarciagola: "Vivere non è facile" arriva questa forza vitale che spacca tutto.
Le canzoni di questo tour curano come un vaccino contro quel "niente" dei falsi valori della televisione, del mercato consumistico, del vuoto esistenziale. L'alternativa è solo il "vivere" e Vasco lo spaccia in tutte le sue forme. Eh già! Vivere...cercando ogni giorno un senso a "questa storia qua"... senza accontentarsi ed arrendersi al comportamento omologato... senza paura di rischiare piuttosto che rinunciare ai sogni per avere la "vita garantita".
Lo schermo ti risucchia e il cuore batte sempre più forte. L'alto volume delle chitarre elettriche, la maestà del palco, i sapori dell'ironia e sensualità, il rock travolgente coinvolgono in una specie del rito tribale che fa sentire liberi e "nudi" dai cliché.
Non vorrei che finisse mai questo gran bel film... Ma con Vasco il tempo vola e non te ne accorgi come tutto passa in un batter d'occhio in mezzo alle lacrime, al riso e al canto del popolo dei Soliti. La magia non finisce con lo schermo che si spegne, continua nell'euforia che si respira attorno, negli applausi del pubblico che sembra non abbia nessuna voglia e fretta di abbandonare la sala, nei brividi sulla pelle e nei ricordi che rimangono nel cuore.
Uscendo dal cinema vedo attorno a me i volti felici, raggianti, sorridenti ed emozionati, forse anche un pò tristi come capita alla fine di ogni festa, ma carichi di quest'energia unica che aiuta ad affrontare una giornata complicata, la vita che scorre, cambia, stupisce... e regala ogni volta un'Albachiara nuova.

Daria Sheina (Vascova)
 
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