Utilizziamo cookie per assicurarti una migliore esperienza sul sito. Utilizziamo cookie di parti terze per inviarti messaggi promozionali personalizzati. Per maggiori informazioni sui cookie e sulla loro disabilitazione consulta la Cookie Policy. Se prosegui nella navigazione acconsenti all’utilizzo dei cookie.
 
 
6 Aprile 2020
 

STUPIDO HOTEL l’album capolavoro pubblicato nell’aprile 2001 e.. ..oggi compie 20 anni


 


STANDING OVATION PER STUPIDO HOTEL
 
6 aprile 2001, esce Stupido Hotel.
Il tredicesimo disco perfetto.
Lo ricordiamo con questo editoriale di Vasco comparso su Il Blasco n 32, ovviamente firmato da Vasco . Lo facciamo perché è attualissimo per questi tempi, e non troviamo altro da aggiungere.
 
Ci sono hotel per tutti nel rock
C’è l’Hotel California degli Eagles,
c’è il Chelsie hotel di Sid vicious,
c’è il Morrison hotel dei doors e ‘HEartbreak hotel di Elvis, l’hotel supramonte di De André, l’ultimo hotel di Chet Baker, il Million dollar hotel di Bono e Wim Wnders…
Ogni grande artista ha un suo hotel
… come siamo stupidi quando ci divertiamo,
Come ci si diverte a fare gli stupidi…
Perché Stupido Hotel?
Hai mai incontrato un hotel intelligente?
Quando sono qui, in questo stupido hotel…
È una condizione dell’anima…
è uno stato d’animo,
Quello che segue una sbornia!
Quello che segue una fuga…
Non da se stessi
Forse proprio per ritrovare se stessi
O almeno per frequentare quella parte oscura di sé
Spesso sconosciuta che, dentro ognuno di noi, lavora…macina
Imprigiona dentro le abitudini, il lavoro la scuola,
Dentro la convenienza, l’educazione, la necessità,
Ma che contribuisce a formare quell’equilibrio
Delicatissimo e fragile
Che è la nostra personalità.
La metà oscura di Stephen King!
 
… e siamo soli in uno stupido hotel
soli, di fronte a noi stessi,
soli, nella ricerca di quell’”equilibrio”
soli, nella sofferenza, soli, nella gioia
Si può condividere una casa, una capanna,
Non uno stato d’animo
Cercare di evitare la solitudine in una coppia
è pericoloso e sbagliato
Si può essere più soli a letto con qualcuno che dorme di fianco
Che in uno stupido hotel…
E allora la felicità dov’è?
Già dov’è… questa felicità?
 
Conoscere se stessi
Stare bene con se stessi
Prima di tutto
Ammettere la propria solitudine
Accettare questa condizione
Partire da questa consapevolezza
Di nascere vivere e morire soli,
Per poi stare con gli altri,
Con allegria rispetto e affetto,
Ma senza dipendenza
è questa la mia strada, “my way”
 
Salute a tutti
Vasco Rossi

 

La cover dell’album, ideata e realizzata da Efrem Raimondi …che scelse di riprendere dall’alto del tetto dell’Hotel lo “Stupido Hotel”…riuscendoci perfettamente….il tutto si svolgeva a Cattolica


Oggi 6 aprile 2001 usciva STUPIDO HOTEL album. Venti anni fa un album capolavoro
 
“Stupido Hotel”, un viaggio tra fuga e realtà.
Emozioni, energia, molto rock e una nuova consapevolezza.
Il suo atteso diario di bordo, raccontato attraverso 10 nuove canzoni, vissute, giocate e sofferte in due interi e lunghi anni, questi ultimi due, dopo “Canzoni per me”.
E mai uguale a se stesso, mai come la volta prima.

Un album carico di atmosfere diverse, dove il rock è rappresentato in tutte le sue espressioni; un racconto compiuto, dal linguaggio essenziale, a volte crudo, spesso duro ma, come sempre, sincero, diretto e ‘toccante’, dove non mancano certo provocazioni e autoironia.

Si parte con “Siamo soli”, il primo singolo, immancabile e disincantata ballad, in cui spiccano le chitarre di Michael Landau e Stef Burns a sottolineare le parole. In puro stile ‘vaschiano’ ecco un mondo di emozioni e sensazioni in un flash:

“Siamo soli”
e ce ne dobbiamo rendere conto, ma
“ora qui siamo vivi” 
e
“smettila di piangere”
perchè
“tutto può succedere”
 

Subito dopo arriva come un fulmine “Ti prendo e ti porto via”, evasione tutta ballare, il cui titolo è un’affettuosa citazione del romanzo di Niccolò Ammaniti. Chi conosce bene i ritratti femminili di Vasco, riconoscerà “La Strega” in versione moderna:
“chiedi amore così” e “sei gelosa di te/ ti guardi intorno se c’è/ una vestita uguale/ è che sedurre per te/ è più importante/ che respirare”, “ma tu li baci tutti/ e lasci tutto com’è”.

Una chicca è rappresentata dall’innesto rap nel hard-rock di “Io ti accontento”. Per la prima volta compaiono, due “ospiti” (…non è un duetto!) in un brano di Vasco: il rapper Black Diamond, emergente californiano, e la grintosa Monyka “Mo” Johnigan protagonisti di un vero e proprio divertente “litigio” a sfondo sessuale. Punteggiatura musicale a mano a mano il gioco si fa duro e Vasco ne è “l’osservatore” esterno.

C’è poi l’ammiccante “Standing ovation”, che si può leggere in diversi modi, ognuno sceglierà il proprio, contrapposta al rock’n roll di “Stendimi“, in perfetto arrangiamento anni ’80.
Ma ci sono anche l’ironia pungente del rockettone “Perché non piangi per me!?” e quella più soft di “Quel vestito semplice” (“è un giorno che si scivola/ tra noia e umidità/ nel buio resto immobile/ lo sai che cosa fa/ la noia e l’umidità….”)

Poche e essenziali parole per “Tu vuoi da me qualcosa”, in cui la base ritmica sottolinea l’intensità del brano. L’ultima trasgressione di Vasco arriva con le immagini simboliche e provocatorie di “Stupido Hotel”, il brano che dà il titolo all’album, in cui violoncello, archi e chitarra acustica fanno da contrappunto alla chitarra elettrica:

“Ora che sono qui
ora che sono qui
in questo stupido stupido hotel
tutto mi sembra inutile
tutto mi sembra com’è
farmi la barba o uccidere
che differenza c’è?”

La ribellione è annidata dentro di noi. Chi non ha mai pensato di rintanarsi in uno ‘stupido hotel’ per fuggire dalle proprie responsabilità? La fuga per poter essere normali rispetto a se stessi.

E ancora:
“credi che sia facile
credi che sia semplice…
 
…una storia semplice
cielo senza nuvole
un amore utile
sempre alla ricerca
Dov’è?
dov’è? Questa felicità!”.

…”E poi ci troveremo come le star …” ..in uno stupido hotel!

Il viaggio termina con “Canzone generale” una digressione d’autore, sconsacrante e sarcastica, dove ogni riferimento a persone o fatti realmente esistenti è puramente casuale.

Chissà mai che non sia nata la canzone “democratica”:

“una canzone senza il cantautore
una canzone dove le parole
tutti se le possono inventare”

Vasco sdrammatizza e scherza, in chiusura del cd, citando un famoso verso di Ivano Fossati per rilanciare un concetto, la dignità della canzone

“E dopo la canzone popolare
dopo la canzone commerciale
e dopo la canzone di quel tale
alzati che si sta alzando la
CANZONE GENERALE…

Anche questo è rock.

“Stupido Hotel” nasce tra Bologna (Chorus e Fonoprint) e Los Angeles (Hanson studios) ed è stato missato tra Capri (Capri digital studios) e Londra (Townhouse).

Il disco è prodotto da Vasco con Guido Elmi, lo storico collaboratore che figura anche come arrangiatore di alcuni pezzi, così come Celso Valli.
Eccoli di nuovo insieme, il “diavolo e l’acqua santa”, che hanno sfoderato le loro armi migliori. Acceleratore spinto su chitarre arrabbiate e batterie dal ritmo incalzante il primo; impiego di tastiere e di un’intera orchestra d’archi il secondo.

Lo staff dei “soliti” compagni di viaggio si completa con Tullio Ferro,(autore di “La noia” e di “Vita spericolata”) che ha scritto le musiche di “Siamo soli”, di “Stupido Hotel” e di “Stendimi” e con Gaetano Curreri, autore di “Ti prendo e ti porto via” e di “Quel vestito semplice”.

All’appello non manca Massimo Riva, autore della musica di “Perché non piangi per me”, che ci restituisce la sua scanzonata ironia.

Oltre ai due rapper Black Diamond e Monyka “Mo” Johnigan, ospiti del rock-rap “Io ti accontento”, nel disco suonano: Michael Landau, chitarra elettrica e acustica (suo era l’assolo di “Gli angeli”), Stef Burns, chitarra elettrica (fa parte della band di Vasco), Dean Parks, chitarra acustica e Paolo Gianolio, chitarra acustica; Randy Jackson al basso e Vinnie Colaiuta alla batteria.

 
Tutte le news


 


Segui Vasco su: