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26 Marzo 2010
 

Spazio Komandante - 28 Marzo 2010

Avevo un unico manifesto nella mia cameretta di studente universitario
Era in bianco e nero o forse color seppia...
Rappresentava la foto di un ragazzo tra i venti e i trenta anni
che, con una specie di bisaccia portata con indifferenza a tracolla,
veniva avanti verso l’obiettivo con passo deciso.
Era colto proprio a metà del passo con entrambi i piedi a contatto col terreno.
Dava l’idea di sapere dove voleva andare.
Gli abiti non erano particolarmente vistosi.
Sembrava dovessero essere adatti ad ogni situazione o evenienza.
Idonei in un circolo culturale come in mezzo a una sommossa popolare .
Portava stivaletti con i calzoni infilati dentro. Ma non erano anfibi. Non avevano un carattere aggressivo. Erano corti. Color marrone chiaro. Forse col pelo. Comodi per camminare.
La sua figura, a grandezza naturale, occupava quasi per intero il manifesto.
Sullo sfondo dietro di lui uno squallido muro di mattoni.
Veniva avanti verso l'obiettivo e sul manifesto c’era una scritta:

"la rivoluzione siamo noi"



Vasco Rossi
 
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