Vasco Rossi non ha potuto essere presente per impegni di lavoro precedentemente presi che lo hanno portato a Los Angeles, ma ha affidato al figlio Luca Rossi, il compito di accompagnare mamma Novella al ritiro della medaglia d'onore per gli internati assegnata al padre Giovanni Carlo Rossi detto Carlino, «Ringrazio tutti quelli che hanno lavorato per questa onorificenza, ringrazio da parte mia e da parte di Vasco, mio figlio. Spero tanto che 'Carlinò da lassù veda questa bella festa».
Ha detto Novella Corsi, mamma novantenne di Vasco Rossi, arrivando in prefettura per la consegna della medaglia d'Onore a suo marito, che fu tra i soldati italiani deportati in Germania durante la Seconda Guerra Mondiale. «È stato Vasco che ha voluto questo riconoscimento e l'estate scorsa abbiamo saputo che avrebbero dato la medaglia - ha detto Corsi - Vasco è stato molto contento, era molto affezionato al papà che non ha potuto vedere tutta la sua carriera»
E così pochi minuti prima delle 16, Luca ha portato la nonna in prefettura per scortarla alla cerimonia che è coinciso con il primo impegno ufficiale del nuovo prefetto Pierluigi Faloni.
Giovanni Carlo Rossi, padre del cantante Vasco, è tra i cinque che hanno ricevuto le medaglie di onore, concesse dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione del Giorno della Memoria, dedicato alle vittime del nazifascismo e allo sterminio degli ebrei oltre che di altre minoranze.
Rossi fu internato nel campo Stalag 6D di Dortmund, in Germania, dal 17 settembre 1943 al 16 ottobre 1945.
Giovanni Carlo Rossi, camionista di Zocca, morì nel 1979 all'età di 56 anni. Fu prelevato dai nazisti all'Isola d'Elba quando, dopo l'armistizio, si rifiutò da soldato di andare a combattere per la Repubblica di Salò. La sua storia è stata raccontata, nel corso degli anni, in un diario in cui aveva riportato le sevizie da lui riportate e dai compagni di prigionia. Nel corso della cerimonia odierna verranno conferite altre medaglie ad Antonio Brighetti, Andrea Di Caro, Renato Manzotti e Mario Zaro.
Erano presenti il sindaco di Zocca Gianfranco Tanari e di Modena Carlo Muzzarelli.
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Grazie a Elisa Bonacini, presidente dell'Associazione "Un ricordo per la pace” che da anni si impegna per far ottenere agli IMI (internati militari italiani) dei riconoscimenti da parte dello Stato.