18 Marzo 2004
Non capisco il senso della mia storia...
...forse è che questa mia storia un senso non ce l'ha?!
Perfetto, sei stato perfetto anche questa volta!
Non è che mi meravigli più ormai del tuo talento, ancora una volta hai fatto centro!
Hai messo il Senso al centro del discorso.
Questo dannato Senso d'ogni giorno!
Anch'io vorrei scrivere del Senso, poi penso che ora c'è la tua canzone, un'altra ancora che ci toglie le parole di bocca e ci dà un'emozione nuova o forse traduce bene un'emozione che avevamo dentro e che cercava solo le parole giuste per farsi capire.
Musica, parole, le tue, perfette.
Allora perché scriverne, cosa c'è da aggiungere a quello che hai cantato tu? Bè certo ci sarebbe l'ennesimo "grazie!", un grazie per te.
Solo che ormai l'hai fatta suonare la questione del Senso e ora non tace il motivo dolce amaro nell'orecchio. Allora capisco, una volta ancora, che si scrive del Senso quando dentro lo spazio è finito: questa domanda di Senso ti riempie e qualcosa devi farlo uscire se non vuoi scoppiare.
C'è chi scrive canzoni, come te...e che canzoni eh!
Ma io le note non le conosco: non le ho mai frequentate. Dico che mi piace la musica, ma della musica so poco, non basta ascoltarla per capirla.
Dico che mi piacciono i libri, poi ne leggo pochi. Ma ne compro molti. E quando viene il giorno che non li ho ancora letti, penso che sono uno stupido a credere che basti comprarli e a credere di avere tutti questi giorni da sprecare.
A volte penso che vorrei essere un "gran intenditore"...sì di libri, di musica...vorrei "sapere"! Poi mi ricredo e mi rendo conto che è il Senso che vorrei conoscere, il Senso di ogni giorno è quello che mi fa dannare!
Intanto qualcuno, una brava autrice, scrive un bel libro; poi arrivi tu, ci canti su ed ecco che colgo un barlume, una scintilla di verità!
Ma vorrei di più, vorrei sapere di questo Senso. E invece non so niente, e anche se qualcuno dice che il vero saggio è proprio chi sa di non saper niente, non mi rassegno. E a volte trascorro i miei giorni come chiuso in un armadio, per cercare di non soffrire di questa mia ignoranza.
Non capisco il Senso della mia storia o forse è che questa mia storia un senso non ce l'ha?!
E poi quando il libro è finito, quando il film comincia a spendere i suoi titoli di coda, al suono di note dolci e amare e di una voce ormai amica, soffro per un attimo e capisco che è il momento di vivere (o sarà forse che si vive solo in certi momenti?).
Mentre adesso, quando è già passata ormai anche l'ora di dormire, mi son tolto la voglia di scrivere solo per non dovermi accontentare di un barlume, di una scintilla di verità.
Ma non è che sia poi servito per capire...scrivere al massimo può servire per essere capiti.
Spengo la luce che ormai domani è già oggi. Un altro giorno. Di sonno? Di vita? O l'ultimo?
Perché, come dici tu, e come ci dice ogni giorno il mondo: "ogni giorno si muore".
Dannato Senso! Dolce amaro Vasco!
Giulio Frigieri
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