Utilizziamo cookie per assicurarti una migliore esperienza sul sito. Utilizziamo cookie di parti terze per inviarti messaggi promozionali personalizzati. Per maggiori informazioni sui cookie e sulla loro disabilitazione consulta la Cookie Policy. Se prosegui nella navigazione acconsenti all’utilizzo dei cookie.
 
 
20 Gennaio 2012
 

NESSUN MIRINO (DEL FISCO) su VASCO

Le indiscrezioni raccolte su Vasco da parte dell’Espresso purtroppo non sono fresche: sono di oltre 18 mesi fa, del 13 agosto 2010 (periodo di punta per i controlli sulle imbarcazioni).

L’Espresso, infatti, ripropone la notizia sui controlli – di normale routine – effettuati dalla Agenzia delle Entrate sulla barca, di 23 mt ormeggiata tutto l’anno nel porto di Sanremo, intestata alla Giamaica, società tutta italiana.

In merito agli “ulteriori approfondimenti“ che sarebbero “partiti“ – come appreso dall’Espresso – e che riguarderebbero “il modo in cui in questi anni alcuni guadagni sono stati ripartiti fra Vasco e le sue diverse società” , possiamo solo dire, come un anno e mezzo fa, che non ne siamo a conoscenza. Non risulta che a Vasco sia mai arrivata la richiesta di informazioni o chiarimenti sul suo reddito personale.

I controlli sulle società partecipate da Vasco ci sono stati, e frequenti da ben 10 anni a questa parte; ma non hanno mai portato alla luce alcunchè di eclatante e tantomeno di rilevante.

Nessun “mirino del fisco” quindi e nessun mistero sulle sue società. Come aveva già dichiarato all’epoca Vasco, l’intestazione alle società delle sue proprietà – anche del cane – non è fatta per eludere le tasse ma per “limitare le eventuali ritorsioni contro la mia persona fisica per eventuali danni causati a terzi dalla barca o dal suo equipaggio”.

Simili indiscrezioni, prive di riscontro, gettano inevitabilmente un gratuito discredito sull’immagine di Vasco Rossi; continuare a riproporle ogni anno, poi, diventa, oltrechè dannoso, anche antipatico.



Tania Sachs
 
Tutte le news


 


Segui Vasco su: