La tesina di Giada, 14 anni, per gli esami di terza media….

Oggi che è un giorno per me molto importante, ho deciso di portare la storia di Vasco Rossi, perché oltre ad essere il mio cantante preferito è per me un personaggio da cui imparo e grazie a cui cresco tutti i giorni. So che sembra strano, ma ascoltando le sue canzoni mi sento bene. Quando sono triste o felice ascoltare la sua musica e le parole delle sue canzoni mi fa sentire meglio. Ho avuto la fortuna di conoscerlo e di andare a un suo concerto, e anche se è una persona di grandissima fama, è una persona normale, e umile. Durante i suoi concerti, le frasi che pronuuncia prima di ogni canzone, mi fa capire che persona è veramente, e mi fa ancora di piu amare il personaggio che è. I suoi testi sono spesso polemici, provocatori e ironici. Per essi utlizza delle esperienze vissute che diventano delle vere e proprie poesie.

Vasco Rossi nasce a Zocca, in provincia di Modena, il 7/2/52, paese di qualche migliaio di abitanti sull’appennino tosco emiliano, dove abita mamma Novella e dove si rifugia ogni tanto per incontrare i suoi amici d’infanzia. Gli è stato dato il nome Vasco in ricordo di un’amico di prigione del padre. Dopo aver conseguito il diploma il padre lo iscrive a Bologna in un’università di economia e commercio, ma poco dopo decide di studiare Pedagogia. Tuttavi a soli 8 esami dalla laurea decide di abbandonare il corso.

Nel 1975 con degli amici fonda “Punto radio”, grazie a cui si fa conoscere e diventa famoso.

Nel maggio del 2005 riceve la laurea honoris causa, allo IULM di Milano, a cui ho avuto il piacere di partecipare.

Le mie canzoni preferite sono tante ma dovenso scegliere citerei: Sally, tratto dall’album “Nessun pericolo per te” (), che mi piace sentire ogni volta che piove, perché Vasco dice “ senti che fuori piove, senti che bel rumore”, e mi fa rallegrare. T’Immagini, tratta dall’album “Cosa succede in città”, una canzone che ti fa fantistacare, la frase che mi piace di più è “Fantasie, fantasie che volano libere fantasie che a volte fan ridere fantasie che credono alle favole... “.