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1 Giugno 2004
 

La domenica lunatica di Latina..

di Paolo Ribizzo




Anche quest'anno, come l'anno scorso a Fabriano, ho partecipato alle prove generali del nuovo tour che Vasco porterà in giro per l'Italia a partire dal 5 giugno fino a settembre tranne di una pausa per il mese di agosto. Dopo le varie voci che indicavano il "warm up" nelle cittadine più disparate d'Italia (Biella, Pescara, nuovamente Fabriano) il comune prescelto per mettere a punto la scaletta delle tappe del tour "Buoni o cattivi" è stato quello di Latina dove sono arrivato alle 19,30 dopo circa sei ore di treno. Appena sceso dalla stazione ho conosciuto due ragazzi, uno di Barletta l'altro dell'Aquila che attendevano l'autobus diretto allo stadio ed assieme abbiamo raggiunto le prime file davanti al nuovo palco che raffigura una grande ragnatela dominata da un enorme ragno.

Finalmente, dopo una fremente attesa, intorno alle 21,15 si spengono le luci dello stadio Francioni ed, annunciato da un breve a solo del lupo maremmano Alberto Rocchetti , ecco Vasco che, più in forma che mai, sale sul palco iniziando lo spettacolo con "Cosa vuoi da me" caratterizzata da una vena di rock esplosivo veramente impressionante. Lo show è iniziato e le canzoni si susseguono con la solita atmosfera dei concerti di Vasco, un misto tra rock puro e dolcezza (molto bella l'interpretazione di E) assieme ad uno stupendo medley composto da "Brava", "Cosa c'è" e "Dormi dormi" ma il pubblico di Latina dimostra di gradire molto anche le nuove canzoni ed i loro arrangiamenti. Tuttavia, il momento più toccante del concerto è il tributo a Massimo Riva che Vasco ricorda con una frase molto dolce e sincera mentre sui tre maxischermi scorrono le immagini di Massimo che apre il concerto di Imola con "Quanti anni hai".

Dopo due ore e mezza lo spettacolo si chiude con Vasco che saluta tutti nella consueta maniera, cioè sulle note di "Albachiara" che naturalmente viene intonata da tutto lo stadio. Credo che anche questa volta Vasco abbia azzeccato tutta la scaletta, l'onda rock (l'alternarsi di brani rock e di canzoni dolci) da lui stesso tanto amata si è ripetuta anche a Latina e sono sicuro che la tournee di Vasco sarè l'evento principale dell'estate musicale di quest'anno. Altrettanto importante il messaggio lanciato da Vasco riguardo il fatto di non creare barriere culturali ed intellettuali nei confronti di nessuno, messaggio contenuto particolarmente in "Buoni o cattivi" e di non assurgersi a moralizzatori e giudici dei comportamenti altrui. Al di l del fatto musicale sono convinto che ogni persona che parteciperà ai concerti di Vasco avrà la possibilità di soffermarsi a riflettere se sia veramente giusto giudicare i comportamenti altrui senza prima verificare di essere a posto con la propria coscienza. Aggiungo che mi è piaciuta molto anche l'ironia riproposta ad alto livello da Vasco sia nelle canzoni ("Come stai" ne è un chiaro esempio) che nelle prese in giro di carattere politico assieme all'inossidabile Diego Spagnoli ed alla sua imprevedibile mimica. Senza voler rovinare la sorpresa a chi andrà a veder le prossime date e cercando di ridurre all'essenziale il racconto del concerto di Latina voglio chiudere queste mie righe pensando che per tutti gli emarginati e meno fortunati di altri a cui Vasco fa spesso riferimento il concerto di stasera abbia avuto "Un senso" particolare, cioè quello di permettere loro di trascorrere una serata spensierata, per aver fatto nascere un sorriso e provare emozioni che stasera sicuramente non avrebbero provato. Per quello che mi riguarda un rientro nella mia città ancora una volta arricchito da una bellissima esperienza musicale e personale noncè sempre intensa dal punto di vista di vista emotivo.



Paolo Rebizzo
 
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