30 Novembre 2011
Ienabue
di Salvatore-ilNero-Martorana
Il bue ha le corna, ma non è un diavolo. E poi, chi non le ha?
Fosse questo il problema.
Il problema è che gliele hanno tagliate. Non le corna, le palle. E non sarà mai Toro.
Questo inizia a essere un problema.
Poi, vabbe', ci sarebbe anche il fatto che essere ricordato per fare coppia con un asinello non è una soddisfazione da tramandare sui libri... e sulla bibbia!
Il bue comunque se ne frega. Come la neve.
Sta lì, tranquillo. Pascola dove viene portato, non osa inoltrarsi nel bosco, lui non è di quelli lì... al massimo mastica una canna.
I versi, certo, son sempre quelli. Non cambiano. E anche le tonalità.
Ma, ragazzi, l'importante è il come esprimerli: il muso impostato, l'andatura da bue che s'atteggia a Toro, l'occhio maledetto... non per questo esiste l'occhio di bue!
Possiamo dire sia un animale domestico, non dà fastidio, si comporta come vorresti, è rassicurante. A tratti ti chiedi come possa essere un animale... da parco.
Gira una leggenda a riguardo di un incontro tra una iena e un bue.
La iena, ridacchiando, gli chiese: "Ma che vita è mai questa? E tu saresti un animale? Dimmi cosa ti complessa nel profondo, non mantenerti tutto dentro, sputa il veleno!"
Il bue si guardò attorno, fece un ampio respiro, e rispose: "La verità è che lo odio, nel profondo, visceralmente!"
E la iena: "Ti capisco, anche io ho stesso problema col leone. Vorrei essere lui, ma non lo sarò mai. Vuoi un consiglio: fatti qualche risate in più, cerca di essere un po' più sincero e smettila di provare ad essere lui. Noi siamo questo."
Il bue sconsolato tornò a casa, nella sua piccola stalla senza cielo.
Sono notti insicure, altro che certe.
Salvatore-ilNero-Martorana
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