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24 Dicembre 2010
 

...FINCHE' HO SENTITO CANTARE IN UN BAR...

di Salvatore-ilNero-Martorana

Inoltrarmi nelle viscere del popolo, tendere alla genesi, al mix di sangue e suolo che solo nelle bettole è di casa, respirare a pieni polmoni la festa di paese, riempendo la nostra vita, la nostra esistenza come una valigia carica di esperienze, ricordi, sensazioni, odori, luoghi, colori che marchieranno per sempre il nostro passaggio su questa terra.


Quel lento, inesorabile, dolce, progressivo naufragare, scivolare delicatamente nell'insolutezza, nell'indeterminatezza di confini, godere ebbri tra le sfumature dei colori e delle sensazioni ci avvicina alla nostra vera natura, quella che la lucidità ci tiene nascosta.


E me ne frego della morale borghese, del vivere secondo regole comportamentali... io bevo e ballo sotto la pioggia squarciando il vostro silenzio di vergogna e inettitudine alla vita.


Alzo i calici e brindo alla nostra Compagnia e a ...
...chi ci ha lasciato ma vive in noi
...chi ci è vicino e vive von noi
...chi "vive" e non sopravvive
...chi ride sguaiatamente
...chi piange teneramente
...chi sta pensando a lei
...chi aspetta un figlio per Natale
...chi lotta per un futuro
...chi pensa che l'amore non arriverà mai
senza sapere che l'amore è un incontro
non un semplice aspettare. Buttati!

E, ovviamente, brindo a te Vasco e...
...al tuo metterti sempre in gioco
...al tuo futuro album
...alla tua simpatia
...alla tua genialità
...al tuo capire i giovani
...al tuo unire e non dividere
...alle emozioni che ti trasmettiamo ai concerti
e alle emozioni che, forse, non sai nemmeno di darci.


di Salvatore-ilNero-Martorana
 
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