Utilizziamo cookie per assicurarti una migliore esperienza sul sito. Utilizziamo cookie di parti terze per inviarti messaggi promozionali personalizzati. Per maggiori informazioni sui cookie e sulla loro disabilitazione consulta la Cookie Policy. Se prosegui nella navigazione acconsenti all’utilizzo dei cookie.
E’ IN ARRIVO IL NUOVO VASCO ROSSI - "SIAMO QUI” IL SINGOLO FUORI DAPPERTUTTO ORA!!
Save the date:
Il nuovo attesissimo album esce il 12.11.21
È in arrivo il nuovo Vasco Rossi con “SIAMO QUI”, il suo attesissimo album “in controtendenza”, che uscirà nell’ormai celeberrima data palindroma ... e scaramantica, 12.11.21.
In controtendenza rispetto alle mode rap, trap o hip hop. No featuring e no elettronica, qui parliamo di un album “tutto suonato” con strumenti veri: batterie, basso, chitarre elettriche e tastiere. Un disco molto spontaneo, divertito e rock, la sua espressione musicale (“non so se sono io che ho scelto il rock o se è lui che ha scelto me”) che non ha bisogno di trucchi o diavolerie per provocare e emozionare. Vasco ascolta molta radio, apprezza e ringrazia per i numerosi e affettuosi omaggi alle sue canzoni, ma non cede e tiene alta la bandiera del rock perfino su Spotify.
Lavorare all’album sotto lockdown ha rappresentato una vera via di fuga e di evasione dalla realtà: “Così ci sentivamo nei primi mesi dell’anno, avevamo tante di quelle voglie… di rinascita, di fare musica e speravamo di riuscire anche a fare i concerti”.
“Siamo qui” è stato realizzato tra gennaio e maggio di quest’anno, un poco alla volta, quando si poteva. L’incontro con i musicisti era sempre festa grande e voleva dire soprattutto, libero sfogo in studio di tutta l’energia repressa, da incanalare: idee buttate giù in diretta e registrazioni “buone alla prima”, come ai vecchi tempi, un paio di pezzi sono nati proprio durante la lavorazione finale del disco.
“Nella vita non sono molto presente, vivo più nel futuro o nel passato. Quando salgo sul palco, invece, sono lì, proprio lì, sono presente”.
Assomiglia molto alle sue parole questo album che è “futuro, prossimo venturo” e nasce dalla grandissima voglia di palco e per essere cantato e condiviso in concerto con il suo popolo: “perché le canzoni parlano già da sole, non c’è bisogno di spiegarle prima, le canzoni si ascoltano e poi ognuno ci metterà il significato che crede”.
“Siamo qui”, le origini:
Da “Siamo solo noi” (che quest’anno compie 40 anni), a “Siamo soli” a “Siamo qui”. Il filo rosso è quel “siamo”, in ordine temporale e con prospettive diverse. Dagli anni ’80 ai ’90 fino a oggi, ne è passata di acqua sotto i ponti, e ancora ne deve passare…. “siamo qui”, aspettiamoci di vederne ancora delle belle. In sintesi, i differenti momenti che si attraversano nella vita per diventare grandi: dalle utopie degli anni ’70, la ribellione e le lotte per la libertà, l’illusione di cambiare il mondo. Alle ‘bollicine’ dei favolosi anni ’80, l’euforia, i sogni, le speranze. Al disincanto, quelle piccole grandi consapevolezze in più e le conquiste. Alla solitudine che si deve imparare e ai cambiamenti che sono necessari per andare avanti e vanno quindi accettati come rinnovamento e arricchimento. In quel “siamo” ogni volta ci riconosciamo un po’ tutti, e questo puntualmente ci consola perché ci fa sentire meno soli. Oggi anche il suo più laconico “siamo qui” è sufficientemente eloquente per darci una scossa. C’è una punta di amarezza nella sua interpretazione, come un grido di scoraggiamento e insieme un urlo di incitamento a non arrendersi, anche se questo non è “il mondo che vorrei”.
Il 18esimo album di studio, arriva dopo “Sono Innocente”, 6 volte Platino e il disco più venduto del 2014.
Il dialogo con i suoi è rimasto poi aperto attraverso canzoni fatte uscire “a sorpresa” o meglio, secondo le sue urgenze artistiche di comunicare i suoi sentimenti immediatamente, senza filtri e, soprattutto, senza dover aspettare i tempi lunghi di un album.
Primo a intuire che “l’amico/ nemico” del secolo sarebbero stati la velocità di comunicazione e una pressante attualità, già nel 2007, con “Basta poco”, inaugurava l’era del “disco volante”: un singolo alla volta “fuori dappertutto” per la più moderna playlist e, canzone dopo canzone, raccontare un tempo per raccoglierlo poi, dentro un Lp.
Dal 2016 al 2018 sono usciti “Un mondo migliore”, “Come nelle favole”, “L’amore ai tempi del cellulare”. Quindi “La Verità” seguita nel 2019 da “Se ti potessi dire”: questi due ultimi brani, in particolare, che “pesano quanto un album”, li possiamo considerare il prequel, un ponte verso il nuovo lavoro perché appartenenti allo stesso periodo creativo di molte delle nuove canzoni. Tutte, ovviamente, nulla hanno a che fare con il covid.
Con largo anticipo anche la power ballad “Una canzone d’amore buttata via”, la hit chiude l’album, è uscita al momento giusto, come gesto d’amore beneaugurante per tutti, il 1 gennaio 2021, nel programma di Roberto Bolle.
“Siamo qui”, un album potente e rock.
Questo Vasco qua è heavy. Sempre più narratore del vero, il suo stile di scrittura si è fatto più asciutto nel tempo e impaziente, la sua ironia è ancora più pungente, sarcastica. Distaccato, e forse per questo più lucido, qui pone il suo sguardo, tra l’ironico e l’onirico, sulla società, con le sue contraddizioni e inquietudini. Pregi e difetti, pro e contro della modernità. Non ha preconcetti, né tantomeno si sogna di dare giudizi, l’artista si limita a raccontare quello che vede accadere intorno, sotto i suoi occhi, e di tutti: la verità e Vasco possiede proprio il dono di dire sempre le cose come stanno davvero. La realtà come è e non come dovrebbe essere, che piaccia o meno.
A tratti feroce e beffardo, a tratti dolcissimo e nostalgico. Come nella migliore tradizione vaschiana, dolce e amaro. Perfettamente connesso con il mondo, forte nelle sue espressioni, contagioso nelle sue impressioni.
L’album si compone di 10 canzoni, 10 storie rigorosamente diverse una dall’altra. 10 scene di un film con dei flashback che si riannodano al presente. Con la mano di un unico inconfondibile regista, Vasco Rossi, che le ha scritte tutte, avvalendosi della collaborazione di Vince Pàstano per gli arrangiamenti rock di pezzi “pensati e scritti per essere cantati live”, e del M.ro Celso Valli che eccezionalmente (lo fa solo per i dischi di Vasco) suona anche il pianoforte oltre a firmare gli arrangiamenti delle ballad.
Per le musiche, gli autori complici di molte hit: Tullio Ferro, Roberto Casini e Gaetano Curreri. A loro vanno aggiunti i più recenti collaboratori: Vince Pàstano, Andrea Righi, Andrea Fornili, Saverio Grandi, Saverio Principini e Simone Sello. C’è anche un po’ di Guido Elmi, nella musica del brano rock “Tu ce l’hai con me” che aveva cominciato a scrivere con Vince Pàstano.
Tutti i suoi album sono il ritratto di un tempo, scrive Vasco: “Il bello è questo: capire, valutare, interpretare il tempo che uno vive…soprattutto imparare a conoscersi…Sono sempre io, con qualche consapevolezza in più! (che non consola)”.
Poi c’è il mondo intorno, quello che spesso non riesci a dominare…e spesso capita che “tutto il resto” ti regali solo angoscia e paranoie. A quel punto devi ricorrere alle tue ‘diverse anime’, coltivarle…capirle…ascoltarle”.
È un po’ questo il messaggio nascosto, di “Siamo qui”: lavorare su sé stessi, conoscersi e riconoscersi, accettare i propri limiti e essere contenti di quello che si è. Scoprire l’amore, sì ce n’è bisogno di amore.
C’è una lunga strada da percorrere, spesso anche in salita, per arrivare all’ “indigesta”, ma necessaria, consapevolezza che siamo esseri limitati.
Può essere interminabile il percorso verso la conciliazione di noi stessi con le diverse anime che fanno parte di noi.
“Siamo qui”, la ballad che dà il titolo all’album “è - dice Vasco – la canzone che, quando mi è venuta, mi ha fatto capire perché facevo un album. Le altre canzoni sono tutte costruite attorno a lei. “Siamo qui”… pieni di guai, l’ho scritta due anni fa prima che scoppiasse questa pandemia, in tempi non sospetti…sono un profeta!
Casualità o ..preveggenza. “In realtà, è la frase che mi è venuta in mente improvvisamente, un flash. Il riassunto di come stiamo noi adesso socialmente”.
siamo qui, pieni di guai
a nascondere quello che sei dentro quello che hai …
…
siamo qui…soli e delusi…”
A confondere quello che sei dentro quello che usi”
Non è più solo una questione di essere (che con il verbo vivere è tra i più declinati in tutte le canzoni di Vasco Rossi) e avere, oggi si tratta anche di nascondere chi siamo “dentro” quello che abbiamo: “perché abbiamo dimenticato quello che siamo e pensiamo di essere quello che abbiamo”
Siamo qui, poveri eroi
A difendere quello che poi non dipende da noi…
“Dobbiamo difendere quello che abbiamo fatto anche se non sappiamo perché lo abbiamo fatto.
E poi c’è la tecnica, la civiltà della tecnica nella quale viviamo. Esiste solo la tecnica che si autoalimenta e usa l’uomo per autoalimentarsi. In realtà l’uomo, con tutti i suoi limiti, è diventato il problema più grosso che la tecnica ha per andare avanti, sennò la tecnica sarebbe già su Marte.”
“Siamo qui” e siamo pieni di guai è una constatazione ironico-amara su una di quelle straordinarie musiche ispiratrici di Tullio Ferro. Viviamo in un mondo che è sempre più complicato e più complessa è la vita per stare al passo in una società fluida, in continua trasformazione ed evoluzione. E noi ”siamo qui”, sempre più in balìa dell’ apparenza e del “blablaismo”, non sei nessuno se non appari da qualche parte a sparare la tua. È dai tempi de “Gli spari sopra” che lo dice (in “Non appari mai”):
Tu non sei, non sei più in grado neanche di dire se, quello che hai in testa, l’hai pensato te.
Qui non sei, non sei Nessuno, Qui non si esiste più, se non si appare mai in tv!”…
o sul tuo “feisbùk”...Si riallaccia al tema di estrema attualità, lo approfondisce e lo attualizza qui, con parole distillate e mirate a colpire l’immaginazione.
una delle ultime canzoni, del 2021. Gli piace definirla “una canzone senza 1 senso ma ogni frase ha 1 suo senso: il legame di tutto “siamo noi” “poveri eroi”, che siamo “gettati “in questo mondo ..a difendere quello che poi NON dipende da noi! A prenderci la responsabilità di vivere, anche se in nostro potere abbiamo solo la possibilità di piangere...oppure di ridere !”
In questo brano che effettivamente si presta a diverse interpretazioni, c’è un po’ tutto. Fotografa perfettamente la condizione umana di questi tempi, la confusione. Comunica il vuoto. Trasmette netta la sensazione del disagio diffuso che l’autore percepisce nell’aria già da qualche anno. Un disagio crescente che potrebbe essere lì per esplodere, da un momento all’altro di questi “ruggenti anni Venti” o, che suona meglio, “The Roaring Twenties”.
Il video di “Siamo qui” il primo estratto dall’album, è stato girato in Puglia da Pepsy Romanoff con la partecipazione dell’attrice Alice Pagani.
L’album disponibile in diversi supporti e con foto di copertina diverse una dall’altra a ricostruire l’intera successione di fotografie scattate per arrivare a mettere Vasco al centro dell’“enso”, che in giapponese significa cerchio, simbolo di forza, di luce e di armonia. Foto di Gianluca Simoni per Chiaroscuro creative.
Dal fronte del Palco
Dopo il record del 2017 del raduno di Modena Park, aveva trovato un equilibrio perfetto con i Vasco Non Stop Live, ogni estate in tour “a giugno, quando gli stadi sono liberi dal calcio e disponibili agli eventi rock”.
Tutto questo accadeva fino al 2019 – 6 come 6 San Siro sold out più 2 straordinari concerti a Cagliari, Sardegna.
Poi, improvvisamente, Vasco Stop Live … Come tutti ben sappiamo è arrivato il covid e ha scombussolato le nostre vite. Si sono fermati i concerti per due estati consecutive fino alla riprogrammazione nel 2022.
È stata dura, è ancora dura, per fortuna c’erano i social e, soprattutto e meno male, c’era il disco già programmato da finire.
Finalmente si intravvede la luce in fondo al tunnel…Teniamo duro Vivi Sani e Lucidi fino al 20 Maggio 2022, la primissima data, evento speciale a Trento, del tour:
VASCO LIVE 2022
6 nuove date a
Trento, Napoli, Ancona, Bari, Messina e Torino
per completare il tour Vasco Live 2022
Siamo qui, pronti a ricominciare!
Inizierà a Trento il 20 maggio 2022, con un evento speciale, e si concluderà a Torino il 30 giugno 2022, il tour che riporterà Vasco sul palco dei principali stadi italiani. Non se ne vede l’ora, i fan che reclamano e Vasco e viceversa Vasco che non ne può di ricominciare con la band ... in giro con il bus, per riabbracciare tutti.
Per soddisfare l’enorme richiesta di biglietti, alle date già esistenti e sold out, si aggiungono 6 nuovi appuntamenti, per un totale di 11 concerti e un bel su e giù per tutta Italia, da Trento a Milano, Imola, Firenze, Napoli, Roma, Messina, Bari, Ancona e Torino, nelle date definitive seguenti:
20 Maggio 2022 TRENTO - Trentino Music Arena - nuova data 24 Maggio 2022 Milano - Ippodromo Milano Trenno - sold out
28 Maggio 2022 Imola - Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari - sold out
03 Giugno 2022 Firenze - Visarno Arena - sold out 07 Giugno 2022 NAPOLI – Stadio Diego Armando Maradona - nuova data 11 Giugno 2022 Roma - Circo Massimo - sold out
12 Giugno 2022 Roma - Circo Massimo - sold out 17 Giugno 2022 MESSINA – Stadio San Filippo - nuova data
22 Giugno 2022 BARI – Stadio San Nicola - nuova data
26 Giugno 2022 ANCONA – Stadio Del Conero - nuova data
30 Giugno 2022 TORINO – Stadio Olimpico - nuova data
In anteprima per gli iscritti al Fan Club IL BLASCO a partire dalle ore 12.00 del’11 ottobre sulla piattaforma VIVATICKET.
Siamo qui, le canzoni dell’album
In attesa dell’album, che uscirà il 12 novembre prossimo, due parole sulla playlist - che Vasco ha pubblicato in una delle sue “anteprime abusive” sui social scatenando fantastiche stories.
La Scaletta dell’album, costruita come l’onda emotiva del live, parte con una pacca decisamente rock, musica
violenta che ti smuove dentro per i primi due brani, molto provocatori
“Xl Comandamento”: rock visionario, fantapolitic-apocalittica
…Conviene arrendersi all’evidenza, conviene accorgersi della distanza,
Non puoi discuterci con l’ignoranza, conviene arrendersi a oltranza…
“L’Amore L’Amore”: cambiano i tempi, l’orientamento sessuale ai tempi della società liquida ma… la voglia di fare l’amore quella è sempre uguale. Scritto con Roberto Casini.
Tu con me, lui con te. Lei che l’ama fino in fondo, ma lui non c’è. Sta con te.
Lei con lei. Lui con lui…L’amore, l’amore, l’amore si fa con le mani, si fa con il cuore, l’amore si fa come si vuole!
“Siamo Qui”: la prima ballad. L’atmosfera cambia totalmente e ci si ritrova di fronte a una grandissima e sentita interpretazione, amaro in quella semplice enunciazione “siamo qui, pieni di guai” che si può anche intendere come incoraggiamento a rimboccarci le maniche e andare avanti.
La traccia n 4 è il brano pop del disco, ricco di quell’ironia da domenica lunatica:
“La Pioggia Alla Domenica”:
…E io che non ne posso più.
Perché ho capito che non mi diverto, perché non ha più senso un aeroplano senza un aeroporto,
…che dove si va?...e come si fa?
Che non si arriva e non si parte…Come la pioggia la domenica
.. come un Natale che non nevica ... e niente alla tivu’…
Il clima torna incandescente, l’adrenalina sale con la n.5, decisamente rock duro su una musica che Vince Pàstano aveva cominciato a scrivere con Guido Elmi:
“Tu ce l’hai con me”:
È meglio perdersi da subito, non farsi prendere dal panico
Man mano che lo fai, ti rendi conto che quello che fai lo sai e sei già complice…
Non sai nemmeno cosa vuoi, davvero. Non sai nemmeno cosa fai, davvero
...sai che cosa?
Tu ce l’hai con me…
Le successive due tracce, 6 e 7, sono due ballad da brividi che hanno sicuramente qualcosa di autobiografico:
“Un Respiro In Più”:
quando avrai,
consumato le ultime energie, dietro a ogni passione
quando avrai realizzato che vivere non è più che una grande illusione…
quando avrai constatato che Esistere è soltanto Un respiro in più…
Sarai pronto a morire per Vivere, finalmente come vuoi tu...
“Ho Ritrovato Te”:
Avevo litigato con la vita, avevo litigato con me,
Avevo fatto a pezzi il mondo, avevo chiuso fuori anche te….
...Non ho fatto la pace con tutto, non ho fatto la pace con me,
non ho neanche rimesso a posto il mondo
Però ho ritrovato te…
Testi metaforici, molta energia e, perché no, anche quel tocco di follia psichedelica e trascinante in
“Prendiamo Il Volo”: un’esperienza mistica, tutta da ascoltare e scoprire.
...Cado nel blu quando guardo su, quando guardo su,
quando guardo…
Prenditi questa bugia, mettiti comodo,
Sali con me sulla scia di questo sogno, Prendiamo il volo…
Infine, alla n.9 c’è un divertentissimo brano che ironizza sui moderni rapporti a due che prevedono un contratto con tanto di patto e riscatto:
“Patto Con Riscatto”:
Noi siamo sempre così, se cominciamo facciamo fatica a smettere
Noi siamo fatti così, ci divertiamo e non abbiamo paura di perdere,
Abbiamo sempre ragione perché, è molto semplice, abbiamo fatto un patto, io e te,
Un patto con riscatto,
se non va bene, niente di che, quel che è fatto è fatto
Chiude l’album l’ormai nota power ballad “Una canzone d’amore buttata via”