E cambiamo anche noi

Agrigento è deserta. Il vento sposta i giornali per le strade.
Un uomo cammina, stranito e preoccupato.
Fa il minatore ed è uscito solo ora dagli scavi di zolfo.
Ha passato un giorno intero sotto terra.
Salendo ha perso le tracce del presente.
Non c'è più nessuno, son rimaste le cose.
Ma che te ne fai delle cose, se non sai a chi darle.
E dire che i Maya non li ha mai presi troppo sul serio.
Però, non puzza neanche più di zolfo ed è pulito.
Ci sono molte auto aperte. Entra in una.
Accende la radio, nessuna stazione prende.
Schiaccia pulsanti nervosamente, parte una musica.

"E tu
chissà dove sei
anima fragile
che mi ascoltavi immobile
ma senza ridere.
E ora tu chissà
chissà dove sei
avrai trovato amore
o come me, cerchi soltanto d'avventure
perché non vuoi più piangere!
E la vita continua
anche senza di noi "

Da lontano vede una sagoma avvicinarsi.
E' una persona, una donna.
Ma... ma... ma è lei!
Proprio lei.

"Amore, che bello vederti!
ma sei sola? E tutti gli altri?"

"Questo momento è nostro.
La città serve a noi, ora."

"Oh, che bello amore.
Che strano, però."

"Capita, sai. Una volta a tutti.
Ora sta zitto, baciami."

"Certo, come se fosse l'ultima cosa che farei"


Notizia Ansa:
Agrigento, ore 15 del 21 dicembre 2012.
Tragedia in una miniera di zolfo.
Giovane minatore perde la vita. Lascia una moglie.
L'ennesima morte sul lavoro colpisce la Sicilia.
 
Salvatore-ilNero-Martorana