
..E il microfono fa tappa in chiesa - dal 1 aprile al 1 maggio 2006
Secondo appuntamento per la mostra "Dove Arriva quel Microfono", la coerenza nel cambiamento raccontata attraverso le immagini, le parole e i suoni di Vasco Rossi’ -
Partita quasi come una scommessa tra amici, amici fans di Vasco – è sottinteso – questa originale e provocatoria esposizione fotografica che ha per protagonista il numero uno della musica italiana, colto in alcuni intensi momenti risalenti tutti ai primi anni ’80, giunge ora al suo secondo appuntamento.
Dopo un esordio straordinariamente fortunato che ha visto proprio Zocca, la città natale di Vasco Rossi, a farle da madrina di battesimo, la mostra «Dove Arriva quel Microfono» si sposta ora nella chiesa sconsacrata di S. Agostino a Civitanova Marche. Difficile immaginare un posto migliore dove andare a far alloggiare il musicista più maledetto della scena italiana dell’ultimo ventennio.
Ma facciamo qualche passo indietro e spendiamo due parole sull’esposizione:
Un gruppo composto da circa 10 foto scattate tra il 1979 e il 1985, campeggerà in formato gigante su dei monoliti a base triangolare posti al centro del luogo – un tempo – sacro, allestito per l'occasione dal team di designers Studio3; con la particolarità che queste foto sono tutte relative ai primissimi anni di Vasco, istantanee scattate durante i suoi primi concerti e le sue prime apparizioni, momenti rubati, espressioni regalate all’occhio di una macchina fotografica libera dal controllo di un addetto alla sicurezza. Ogni monolite ospiterà oltre alla foto due frasi, una presa dal repertorio dei primi tempi e un’altra appartenente invece a quello attuale, o comunque più recente. Questo creerà un rapporto “dialettico” tra le due frasi, una sorta di provocazione che porterà l’osservatore a una continua domanda su ‘dove è arrivato quel microfono’ attraverso questi anni.
Prendendo il nome in prestito al titolo della prima trasmissione radiofonica condotta da Vasco Dj, questa mostra si presenta così come un dialogo tra il passato e il presente di un artista che con la sua educata irriverenza ci ha sempre portato nei posti più veri, spesso sofferti ma anche seducenti della nostra anima.
Forse è per questo che l’ex-chiesa di S. Agostino si presta così bene a un evento simile: il culto, la condivisione e l’intimità che caratterizzano da sempre il modo in cui il popolo di Vasco vive il suo eroe, trovano piena espressione in uno spazio concepito per essere vissuto insieme ad altre persone, ma dove anche raccogliersi, stare in silenzio, ascoltare. Insomma, «buoni o cattivi», il Vasco e l’Acqua Santa questa volta ci vedranno insieme, nello stesso posto, a testimoniare che poi tutta questa differenza non c’è, perché giusto o sbagliato che sia, queste anime ce le portiamo dentro; fanno parte di noi, come una musica che, partita da lontano non si è ancora fermata, e dove arriva lo definisce di volta in volta. È il suono, è la forza evocativa delle parole, una risposta per mille domande, è il domani che si ripete anticipato dalle scommesse di ieri, è il mito dentro il simbolo, il male dentro l’ipotesi del bene, un equilibrio di forze, speranza, desiderio.
Dopo il primo felice intervento nella sala del comune di Zocca, siamo curiosi di vedere come sarà curato questa volta l’allestimento, considerate le notevoli suggestioni che evoca l’integrazione di confessionali, altari ed acquasantiere, con testi, fotografie, video e suoni che hanno caratterizzato la parte più artisticamente prolifica di un’Italia laica, provocatoria e dannatamente incazzata.
Da segnalare, anche questa volta, la presenza di dischi in vinile originali d’epoca, stampe rarissime, articoli di giornale ormai introvabili, poster dei concerti dei primi anni oltre che ovviamente altro materiale fotografico pressoché unico e assolutamente inedito.
Da Sabato 1 aprile a Lunedì 1 maggio Civitanova Marche presso la ex chiesa S. Agostino ospita «Dove arriva quel Microfono» una mostra di fotografie rare ed esclusive scattate, raccolte e preziosamente conservate da Tommaso De Luca e Alessandro Pizzarotti, per un allestimento concepito e sviluppato con embrio.net multimedia lab e con Studio3