Utilizziamo cookie per assicurarti una migliore esperienza sul sito. Utilizziamo cookie di parti terze per inviarti messaggi promozionali personalizzati. Per maggiori informazioni sui cookie e sulla loro disabilitazione consulta la Cookie Policy. Se prosegui nella navigazione acconsenti all’utilizzo dei cookie.
 
 
13 Marzo 2004
 

(diamo) 'Un Senso' ai nostri sentimenti ...

Ieri sera, 12 marzo 2004, è uscito il film “Non ti muovere” e, sapendo che parte della colonna sonora del film di Castellitto è interpretata da Vasco , mi sono immediatamente precipitato a vederlo.



Devo subito precisare che non ho letto il romanzo della Mazzantini da cui è tratto il film e quindi non posso fare un raffronto tra il libro e la sua trasposizione sullo schermo cinematografico.
Riassumendo brevemente la storia, il film racconta la vicenda di un medico, Timoteo (Sergio Castellitto), che, a seguito di un grave incidente stradale nel quale viene coinvolta la figlia quindicenne ripercorre la sua vita rivivendo i momenti nei quali ha avuto una storia d’amore con un’altra donna di nome Italia (Penelope Cruz), naturalmente all’insaputa della moglie (Claudia Gerini).

E’ un film molto toccante che mette in rilievo i dubbi ed i turbamenti del medico il quale è combattuto tra la voglia di esprimere liberamente i suoi sentimenti verso una persona della quale è veramente innamorato e la necessità di rispettare il ruolo di stimato medico chirurgo ed ottimo coniuge, dimensione da ostentare soprattutto in certi ambienti che Timoteo frequenta.

Questa situazione mi ha fornito lo spunto per riflettere su come molto spesso tante persone, per mera convenienza o forse per paura, evitano di seguire il loro istinto e non esprimono liberamente i sentimenti che provano. E’ una situazione che si ripete spesso, in ogni tipo di ambiente e tutto questo genera un’ipocrisia che può portare sovente ad una proprio valore morale veramente basso. Senza avere la presunzione di assurgermi al ruolo di moralista credo che ognuno di noi debba vivere la propria vita con sincerità e naturalezza mostrandosi esclusivamente per quello che ha dentro di sé sia le proprie conoscenze che i propri limiti. Da “ Non ti muovere” ho percepito anche il messaggio che la capacità di amare del genere umano abbatte tutte le barriere che le si contrappongono e che può portare ad annullarsi e donare la propria vita per amore di un’altra persona come nel caso di Italia, soprannominata “Gramigna” dalla nonna, una situazione che ai nostri giorni sembrerebbe diventata ormai impossibile. Nella sala cinematografica molte persone si sono commosse,molte di loro avevano le lacrime agli occhi, alla fine a suggellare il tutto è arrivato il pezzo di Vasco “Un senso” con l’inconfondibile armonia mista di dolcezza e vena rock. Ancora una volta Vasco ha fatto centro e, come dichiarato da Castellitto, ha musicato così bene la pellicola al punto da non distinguere se sia nato prima il film o la canzone di Vasco.
Per noi tutti che abbiamo lasciato la sala uno spunto di riflessione per cercare o continuare a dare un senso ai sentimenti che proviamo nella nostra vita quotidiana.


Paolo Rebizzo
 
Tutte le news


 


Segui Vasco su: