Ancora foto della giornata di Mercoledì 11 Maggio...e un bello scritto di Chiara...lasciatelastare....
Sotto la toga del dottor rossi, dall’alto di quel pulpito, scintillano azzurri gli occhi del blasco, riconoscibili e chiari, dolci e un po’ imbarazzati, vigili e intelligenti. a quanto pare è davvero cambiata l’aula: non piu’ quella del tribunale delle accuse e degli spari, ma quella magna del l’ onorificenza.
resta ancora qualche scampolo di facile attributo…sballato lui e banali loro.
storce il naso lo studentello medio mantenuto dal papa’, e che faticosamente passa l’esame di semiotica.
pazienza, imparera’ anche lui che una “laurea non fa primavera”.
digrigna i denti nantas salvalaggio, al quale non va giu’ il fatto di avere la casella di posta elettronica intasata da ragazzine che continuano a difendere il loro generatore emozionale. digrigna i denti perche’ vorrebbe che quelle quindicenni fossero interessate alla sua persona. e pazienza anche per salvalaggio, dopo questo articolo anche le trentenni potranno insultare la sua casella.
non riesco ad esser d’accordo con il professor santagata, autore della laudatio, specie quando dichiara che vasco è privo di illusioni metafisiche, mentre a me le sue canzoni sembran proprio impastate e ricche di immagini trascendentali.
dice che vasco scrive “di se’ e per se’”, mentre personalmente il lavoro artistico di vasco mi sembra si avvicinidi di piu’ a quello che sosteneva il pittore edvard munch: “la mia arte è un’autoconfessione, attraverso di me cerco di capire il rapporto col mondo”.
vasco cita mick jagger: "la gente dice che sono un bevitore...ma per la verità io sono sobrio per la metà del tempo” , nico continua la citazione imparata a memoria su “diario di bordo” : “la gente dice che sono un perdente. ma oltre a ciò.... io sono fortunato" appena venuto a conoscenza della buona novella, vasco chiama la mamma e soddisfatto cambia subito i bigliettini da visita. ed eccolo dal pulpito, bello in toga nera, che ancora una volta mi ricorda: “se non ci credi tu non ci puo’ credere nessuno”.
io a dir la verita’ non ci credo tanto che siam qui ad assistere alla tua laurea, e infatti mi commuovo.
con una buona manciata di ipocrisia seduta al tuo fianco, allontanata in fretta dall’esplicita gestualita’ che ti distingue,ti lasci distrarre dagli sguardi emozionati della platea. fernanda pivano resta vicina e ti sostiene da amica emozionata. sono felice vasco, perché siamo qua, e a me sembra giusto cosi’, e mi sembra anche giusto esserci.
Chiara Sclarandi