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Dalla parte di "Libera" e del “Don” più rock che c’è W Don Ciotti !!
VASCO MODENA PARK 01-07-2017 UN EVENTO EPOCALE IL RECORD MONDIALE AL MODENAPARK
IL CONCERTO CHE RIMARRA’ NELLA STORIA DELLA MUSICA
Diamo un po’ di numeri … prima e..dopo..
Foto Alessandro Di Meo/Ansa
La vista dall'alto
L'arrivo di Vasco in elicottero
Grazie a Voi..popolo dei 225.000..GRAZIEEEEEE
E Grazie VASCOOOO Unico Et Irripetibile
il video lo ha realizzato la città di Modena, bravi !!
DAL FRONTE DEL PALCO: Scenografia SPAZIALE…esagerata e tecnologica! di Gio’ Forma. Immaginiamo un palazzo di 8 piani rettangolare, con una larghezza di 130 metri.
Palco tutto “ferro”, effetti luci e gioco di megaschermi che consentono un dialogo continuo con il pubblico. Oltre 1500 metri quadri di schermi in movimento: 1 centrale di 18 mt x15 più altri 4 (due per parte) di 15mt x 9. Si muoveranno su dei binari separatamente, o tutti insieme a formare un unico enorme quadro in cui verranno proiettate 40 videoscenografie, storie dentro la storia.
Foto Alessandra Trucillo/Chiaroscuro Creative
Altri 4 megaschermi posizionati nel parco per consentire una maggiore visione del concerto a tutti. Per non creare coni d’ombra al pubblico, per la prima volta tutte le regie, audio, luci e video, sono sotto il palco. I “ numeri” della PRODUZIONE E ORGANIZZAZIONE per l’Evento Modena Park 270/300 lo staff operativo per i lavori nel parco iniziati a fine maggio con la collaborazione di almeno di altri 120 addetti al giorno, locali.
1200 dislocati nei punti nevralgici, sabato 1 luglio.
Impiegate 320 tonnellate di tubi di ferro per costruire il palco, inclusi gli allestimenti appesi. Audio: 29 torri di ritardo del suono (e una cifra esagerata di casse), di 2 tonnellate l’una. Per stabilizzarle ci vogliono 6 tonnellate di zavorra di cemento (moltiplicato x 29 torri , per un totale di 174 tonnellate).
La potenza di uscita è tale da consentire l’ascolto in ogni punto del parco, uguale, da 5 mt come da 300 mt. 2 enormi gru, della portata di 400 tonnellate ciascuna, tengono sollevato l’impianto audio, scenografiche A 60mt dal palco, che non ha copertura, è senza tetto. Scavati 3 km e 650 mt sotto terra per la distribuzione elettrica, per convogliare i cavi di segnale in fibra, in tutta l’area del parco
In totale 100 km di cavi impiegati per l’intero allestimento e 364 tonnellate di zavorra di cemento in tutto. Luci: 2100 punti luce - 140 laser – 1 Megawatt di assorbimento elettrico (sufficienti a illuminare un paesino) TRANSENNE: antipanico 2 km e 320 mt per circoscrivere i tre pit e il fronte del palco. Piu’ altri 4 km di quelle normali e alte (orso grill). 136 i bilici che hanno viaggiato, di cui: 26 bilici dal Belgio per movimentazione e automazione dei video; 70 bilici per il ferro;
6 per le luci (Light designer Giovanni Pinna)
8 di audio
3 di scenografia (Gio’ Forma)
10 di generatori
400mila metri quadrati di Parco, create zone d’ombra per 250mila mt quadri .
Oltre 5000 metri quadrati di tende per ristorazione, punti merchandising ecc. Parchi gioco per bambini e aree relax, campi beach volley e calcio
Oltre 60 containers adibiti a uffici e camerini nel backstage
4 Megaschermi sparsi per il parco
1000 bagni chimici, e docce.
Foto Simoni/Chiaroscuro Creative
POSSO DIRE C’ERO ANCHE IO…
c’eravate in 225.000 e avete realizzato Il RECORD MONDIALEEEEEE
Chi non aveva il biglietto poteva partecipare comunque all’evento, IN DIRETTA E INTEGRALMENTE in:
197 cinema x oltre 51.000 spettatori
PROIEZIONI E MEGASCHERMI anche IN MODENA CITTA’
A Rimini sono state rilevate da SIAE ben 12.045 presenze; a Zocca 975; a Genova 1.053; a Elba 2.500. L’evento su RAI1 seguito da una media di 5,6 milioni di spettatori.. Oltre 16.000.000 le persone raggiunte dal post di Vasco con la insuperabile vista dall’elicottero..del ModenaPark pieno …a perdita d’occhio.. Superata abbondantemente quota 4.000.000 di “amici” sulla pagina Facebook.
Dal fronte libri:
In classifica al
n 1 VASCO - XL 40 anni di canzoni n. 2 VASCO – DA ROCKER A ROCKSTAR
Dal Fronte Il Blasco Fanclub: oltre 10.000 reggiseni con la scritta fammi godere esibiti durante il flash mob
Dal Fronte Trenitalia: treni straordinari predisposti da Trenitalia presi d’assalto Oltre 1000 pullman da tutta Italia. TUTTO E’ FILATO LISCIO E SENZA INTOPPI, ANCHE IN AUTOSTRADA, SIA ALL’ANDATA SIA AL RITORNO.
IL MATTINO DOPO LA CITTA’ ERA GIA’ TUTTA RIPULITA E PULITA (RACCOLTE 100 TONNELLATE DI RIFIUTI).
GRAZIE MODENA !!!!
GRAZIE S.I.A.E. che d'intesa con la Guardia di Finanza del comando provinciale di Modena, hanno effettuato attività di reciproco supporto finalizzate all'individuazione di biglietti falsi o contraffatti. Grazie ai controlli effettuati a monte sui biglietti venduti, al presidio costante delle biglietterie e a quelli sul territorio, sono riusciti a limitare ed arginare notevolmente la piaga del secondary ticketing, contenendo il fenomeno entro il 5-6 % contro il 20-25% di altri eventi recenti – commenta Gaetano Blandini, direttore generale di SIAE. –Park, utilizzando per la prima volta, in via sperimentale, un innovativo sistema di controllo della regolarità dei titoli di accesso”.
Foto Pizzarotti/Chiaroscuro Creative
LA BAND,
“la migliore al mondo”:
CLAUDIO GOLINELLI “Il Gallo”, basso
MATT LAUG, batteria
STEF BURNS, chitarra
VINCE PASTANO, chitarra
ALBERTO ROCCHETTI, alle tastiere pianoforte
FRANK NEMOLA, tastiere, tromba e computer
ANFREA INNESTO, “Cucchia”, sax e cori
CLARA MORONI, “la Ferrari del rock”, cori
LA SCALETTA … PERFETTA
INTRO: ALSO SPRACH ZARATHUSTRA (STRAUSS)
COLPA D’ALFREDO
ALIBI
BLASCO ROSSI
BOLLICINE
OGNI VOLTA
ANIMA FRAGILE guest star : Gaetano “Betoten” Curreri al pianoforte
SPLENDIDA GIORNATA
IERI HO SGOZZATO MIO FIGLIO
DELUSA MEDLEY
Delusa, T’immagini, Mi piaci perché, Gioca con me, Stasera, Sono ancora in coma, Rock’nroll show
PARTE ACUSTICA: Il Tempo crea eroi, Una canzone per te, L’una per te, Ridere di te, Va bene va bene, Senza parole
GLI SPARI SOPRA
...STUPENDO
SBALLI RAVVICINATI
C’È CHI DICE NO
UN MONDO MIGLIORE
I SOLITI
SALLY
UN SENSO
SIAMO SOLO NOI
VITA SPERICOLATA
ALBACHIARA
Dal fronte della regia LIVE:
MODENA IN A DAY
EPOCALE!.. IL LAVORO ARTISTICO DI PEPSY ROMANOFF IL “NOSTRO” REGISTA CHE ha curato la regia live, le immagini dal vivo arricchite dai suoi quadri - 40 anni in un giorno di immagini.
di Giuseppe Domingo Romano detto PepsyRomanoff
Pepsi Romanoff riprende Vasco - Foto Alessandro Di Meo/Ansa
Foto Pizzarotti/Chiaroscuro Creative
Inizia la festa epocale di Modena Park con un tributo al grande tramonto delle 20.43
Lo show inizia con un grande sole video proiettato su 1500 mq di ledwall, vediamo il passaggio del sole che entra ed esce da i monitor...la colonna sonora tributo degli anni 70 è AlsoSprach Zarathustra tratta da “Odissea 2001 nello spazio” di Stanley Kubrik.
Ispirato da quei mondi, suggestioni, cromie abbiamo concepito lo show come se 40 anni passassero in uno solo giorno, dal tramonto alla notte dal sole alla luna, tutto proiettato su uno schermo di un grande cinema all'aperto che racconta per immagini quarant'anni di canzoni e di evoluzione dei media di colore di fan, di suono, di chitarre rock, di contemporary metal di pop art, di video arte e Vasco Rossi e delle sue canzoni.
Anni 80, 90, 2000, 2010 fino ad “Un mondo migliore” per me colonna sonora di un mondo che spesso è caratterizzato da eventi che sopprimono la libertà altrui...un inno vero e proprio, come se dovessimo cantarlo affinché possa succedere che poi....Un mondo migliore...to be continued.
Partiamo con Colpa d'Alfredo con look anni 70 in bianco e nero, irriverente, provocatoria e dannata-mente rock con la chitarra che entra al momento giusto nel posto giusto.
La suggestione visiva e la rievocazione di quei tempi nell'immortalità della canzone l'immortalità del bianco e nero.
Alibi, lisergica, post alcolica, denuncia di un sistema strano, goffo e non oso dire altro...pietra miliare di Vasco. L'ironia è tutto, se la capisci.
Abbiamo creato un atmosfera lisergica con un grande bicchiere di whisky e del fumo blu, atmosferico.
Blasco Rossi, sono tutti i live e le foto della combriccola del blasco da 40 anni ad oggi, tutta giù di un fiato in 4 minuti e 50 secondi.
La scenografia visiva è un tunnel del tempo pieno di ritagli di giornali, foto, concerti, masse che si muovono, esplosioni, eventi della storia politico-sociale da Nelson Mandela al Muro di Berlino fino a i giorni nostri...e intanto il Kom corre e canta da una parte all'altra del palco...mostriamo la vera combriccola del Blasco fatta da milioni di fan e chitarre infuocate con assoli di Stef e Vince.
La diretta dei live sarà trattata con delle nuove macchine di elaborazione video D3 Noche che ci permetteranno di ricreare lo stesso effetto visivo.
Avanti e indietro nel tempo con Vasco.
Bollicine ispirato dalla copertina del disco dell' aprile del 1983...singolo di un estate calda e torrida.
Coca-cola una festa di bollicine, riproponiamo la tv degli anni 80 lo schermo si divide in tre parti diverse dove scorreranno gli slogan della canzone in grafica come dei veri breakpubblicitari “Super Stereo Radio” etc...
Ogni Volta, torniamo live e ci dedichiamo al live del palco di Modena.
Anima Fragile, sale sul palco centrale il 1° ospite della serata, Gaetano Cureri al pianoforte per suonare Anima Fragile, canzone d'atmosfera, tutto live in diretta sul mega schermo back to back Vasco-Gaetano.
Splendida giornata, atmosfera calda e cassa in quattro, una canzone che Vasco non faceva in concerto da anni, ri-arrangiata per l'occasione...non potevamo che ispirarci alla grafica del manifesto del Modena Park e ad una sigla di una serie Tv per scenografare questa canzone.
Pop e illustrativo lo stile, rosso,arancio,verde,ciano i colori...danze e balletti da una parte all'atra del palco.
Ieri ho sgozzato mio figlio un mix tra l' Hard Metal e il Death...un mix che compongono il Moder Rock o Contemporary Rock, bianco e nera l'atmosfera, un montaggio serrato tra la diretta e il video girato ad ok per questa video-scenografia, uno schiaffo visivo e di suono arriva dalla primavera in poi.
Avanguardia audio-visiva.
Il Medley DELUSA, un mix di successi carrellata di 4-5 canzoni...tutta d'un fiato in diretta mono tono.
Vivere una favola, atmosferico,incantevole...volevamo creare una suggestione di città notturna, malinconica ma anche dura, il video è stato girato a Los Angels tra Venice e Santa Monica, un lungo piano sequenza con effetto mirror-specchio che scorre sullo schermo con all'interno le immagini della diretta.
Non mi va, super rock, diretta con effetti in tempo reale...tutto sul kom.
Cosa vuoi da me, super rock, diretta con effetti in tempo reale.
Siamo soli, arriva la realtà dopo e prima delle favole... gli occhi di Vasco in un crunch bianco e nero ad interpretare sul grande schermo la forza e l'impeto di questa canzone...un giorno Vasco mi ha detto: questa canzone l'ho scritta dopo 10 anni di matrimonio...da lì ho pensato che fosse stato giusto che la cantasse con gli occhi.
Gli occhi tremolanti del protagonista di Odissea 2001 nella sequenza di atterraggio e di rottura di Hal, li ho re-interpretati ed evoluti con Vasco.
Come nelle favole, ultimo singolo appena uscito...una ballad corale dal sapore romantico e dolce...
ritorno alla realtà, tutta da godere live con effetti in tempo reale.
Vivere, tributo fatto a tutti i fan, il concept è Modena in a Day. Abbiamo raccolto più di 400 video-messaggi dei fan grazie al supporto del fans club.
I fan ci raccontano la loro quotidianità,...mi piaceva pensare che chi non fosse lì con noi a Modena o nei cinema o in tv potesse essere presente e collegato come in una grande chat in tempo reale con il palco...”
Sul grande schermo apparirà la scritta Modena in a Day!
Sono Innocente, Rock,rock,rock...tutto live...sparatemi ancora! Effetti in tempo reale-luci laser e colori.
Inno del rock.
Rewind, provocante, a ritmo di rewind e forward...tutto a tempo di musica con una cassa potente...proprio come la video-scenografia che abbiamo costruito...un sub-woofer grande al centro e due piccoli laterali che serviranno a dare il ritmo e il tempo...la diretta sarà piena di topless!!!
Liberi Liberi, video-scenografia inedita ispirata alle atmosfere di David Linch, girato tra Castellaneta e Hurricane Park vicino Twin Peaks...il komandante avvolto da una foresta verde acido, il suono del sax, assolo... la luce e rossa sul suo viso, lui cammina guardandosi attorno...volevo creare un atmosfera limbo, un non luogo che si caratterizza perché passa Vasco, come la diga e la cava... Questo è il presente questo è Vasco, un piccolo film di 6 minuti a tutto schermo.
Foto Simoni/Chiaroscuro Creative
Acustico – Trasformazione del palco, lo show si sposta tutto in un palchetto laterale, ci si raccoglie in un set di atmosfera, luci e chitarre acustiche.
Il tempo crea eroi, nella trasformazione del palco due monitor si staccheranno dal corpo centrale e andranno in posizione acustica alle spalle della band come a creare una quinta teatrale fatta di video che avranno tutti un concept macro e semplice, come gli arrangiamenti di questa parte dello show.
Il quadro visivo di questa canzone sarà una grande lampadina gialla fatta di filamenti incandescenti.
Una canzone per te, l'atmosfera simile, entriamo dentro la lampadina, ci avviciniamo al tungsteno...macro, intenso...profondo.
L'una per te, girato in Islanda in elicottero, la soggettiva di un atterraggio sulla luna a luce blu...macro della terra...il volo di un uccello oppure l'atterraggio di un modulo lunare...le atmosfere di Kubrik mi tornano in mente.
Ridere di te, mi sono fatto portare dalle parole...ed nata una grande rosa dalle sfumature rosse-nere.
Va bene va bene...così...mi sono immaginato le luci delle macchine al semaforo...le guardavo dalla finestra di notte...questa canzone è stata fatta per essere raccontata di notte.
Luci notturne.
Senza parole...sarebbe da dire davvero...questo show ci lascerà senza parole, piccoli mondi di magnesio in macro che si staccano e salgono verso il cielo...mix tra diretta e video blu.
Stupendo, schegge di luce sulle chitarre effetti di scintille infuocate...stupendo è colore e diretta di effetti in tempo reale, lasciamo i monitor al servizio dei musicisti e di Vasco.
Gli spari sopra, torniamo un po' indietro nel tempo...come ci potevamo scordare di questo brano e di questo indimenticabile video girato tutto in America...stile serie tv...abbiamo ripreso il video e lo abbiamo ri-editato con il nuovo arrangiamento..arancio-blu, elicotteri e fuoco e fiamme.
Foto Alessandro Di Meo/Ansa
Sballi ravvicinati del terzo tipo, vittime di controlli da parte di droni e di connessioni satellitari, intercettazioni...sbarchi alieni...abbiamo mixato il tutto con dei grandi imponenti voli di droni da terra fino a 500 mt di altezza, sopra diverse città, quasi come se volessimo monitorare la gente, le città, verde acido e bianco e nero....”sarebbero arrivati in volo”.
Atterraggio e decollo uno dopo l'altro.
C'è chi dice no, tutto rock con effetti in tempo reale, diamo spazio solo al komandante e la sua forza.
Un mondo migliore...to be continued, lo abbiamo fatto siamo partiti dalla fine del video e gli abbiamo dato un continuo social.
Sempre con l'interpretazione di Vinicio Marchioni abbiamo simbolicamente scritto con la calce bianca su luoghi abbandonati, su aree dismesse, su sassi, tronchi di alberi bruciati, pareti scrostare di fabbriche con l'amianto...abbiamo scritto a caratteri cubitali che vogliamo e crediamo che tutto sia possibile, che sia possibile avere un mondo migliore.
LA STORIA NEI BIS...ancora sorprese
I soliti, “quelli così...siamo i difficili fatti così”...quale occasione migliore che dedicare con un mega selfie video questo brano a tutti i fan...i 220 mila vanno in onda alle spalle di Vasco che si girerà di spalle al pubblico, guardando in camera canterà con il pubblico illuminato nel mega schermi...tutte le immagini per loro, una ripresa che toglie tecnicismo allo show e lo rendo umano, come se Vasco parlasse con faccia a faccia con ognuno di loro.
Sally...mi disse, Sally sono loro ma Sally sono anche io...
un immagine Tarantiniana...epica, che resta nel tempo...Vasco cammina inedito in una strada di campagna guardando nella macchina da presa, fisso imperturbabile...ad un tratto si ferma, si gira e guarda alla strada percorsa, forse sarà quella dei suoi 40 anni...ma forse...forse...Poi ad un certo punto si gira e guarda avanti attraverso la camera, avanti in la nel tempo per i prossimi nuovi traguardi...si muove tra passato-presente e futuro fino ad uscire di campo.
Un senso, tutto in diretta con effetti visivi in tempo reale.
Siamo solo noi, tutta la carriera tridimensionalizzata di Vasco...lo attraversiamo, non stiamo atterrando ma ci stiamo preparando al decollo...per un altro atterraggio...Vasco è arrivato da un altro pianeta attraverso le galassie
Vita spericolata, tutta solo con una camera su di lui e Rocchetti, che ci portano verso Albachiara.
Effetti visivi in diretta.
Albachiara, a questo punto...noi non abbiamo paura...scorrono sulla diretta i titoli di 180 canzoni una dopo l'altra sempre più veloce...random nel tempo...per 40 anni di storia, volevo chiudere con la consapevolezza di titoli che sono scritti nel tempo della nostra cultura, che piaccia o no Vasco è un poeta!
Foto Pizzarotti/Chiaroscuro Creative
Si decolla.
Arriva la luna dall'alto...alla prossima grande festa
Dal fronte Stampa
VASCO MODENA PARK
LA FEBBRE DEL SABATO SERA
01-07-2017
Un Evento Unico et Irripetibile
Modena Capitale mondiale del rock: 220.000 persone stanno per invadere pacificamente la città per partecipare a una festa imperdibile della sua storia, “la festa epocale” per i 40 anni del Blasco Rossi, i suoi primi 40 anni “suonati” e vissuti intensamente grazie alle emozioni che la musica gli dà, ancora e sempre.
40 ANNI Di CANZONI –E 40 CANZONI - IN UN CONCERTO
Inizio (stimato) h. 21.00 Chiusura: oltre la mezzanotte, occhi ‘stravissuti straviziati’ stragoduti, sulle note un’albachiara
La voglia di esserci, il bisogno di esserci per un abbraccio collettivo, il rito che si rinnova ogni anno e quest’anno a maggior ragione. Niente li può fermare, il 1 luglio ci saranno perché è festa grande : Vasco compie 40 anni di canzoni (Jenny e Silvia, il primo 45 giri è del 15 giugno 1977); 40 anni di fronte del palco (fronte del palco, perché li guarda tutti, ad uno ad uno, dritto negli occhi e li seduce e li possiede, li “doma”).
Arriveranno da ogni parte di Italia, da nord a sud da ovest a est, dal centro: è il popolo di Vasco che si raduna al Modena Park. Treni in esaurimento, si aspettano 900 bus. Questa volta non c’è solo l’occasione di essere parte di un evento “unico et irripetibile” ma per un fan è anche la possibilità di ringraziarlo per tutte le emozioni e le scosse di energia, regalate con le sue canzoni. In più, nelle 40 canzoni che sono state scelte tra le tante (176) che vorrebbero sentire, ci saranno tutte “perché ognuna riporta quelle che non ci sono. Saranno rappresentate tutte”. Gli anni ’80, ’90 e 2000: la prima parte dello show è tutta dedicata degli anni ’80, l’irriverenza. La pacca iniziale la daranno: “Colpa d’Alfredo”, nota l’ironia (“è andata a casa con il negro la troia …) “Il testo – ha spiegato Vasco – è la trasposizione in musica del parlato comune, l’andamento è rappeggiante. In realtà la morale è che la colpa è sempre di qualcun altro, mai la tua. Era molto più facile per me dare la colpa ad Alfredo che non a me stesso). Poi “Alibi”, uno schiaffo di provocatoria ironia alla burocrazia, e “Blasco Rossi”, feroce critica a chi si ferma alle apparenze.
Vasco ripercorre la sua storia all’indietro. E non è facile, perché oggi non è più lo stesso, non è più quello lì (come è giusto che sia, senza rinnegare nulla). Quando le interpreta però sul palco, deve necessariamente tornare al momento in cui le ha scritte, rivivere le stesse emozioni, ritrovarne anche lo spirito nell’interpretazione, l’intonazione, le facce e le mosse. Il suo percorso artistico diventa anche un viaggio dentro, un cammino interiore.
A Modena farà proprio così, le canterà esattamente come allora. Alcune sono proprio le prime, degli anni ‘70 come “E il tempo crea eroi”, canzone cantautorale e più che mai contemporanea, in scaletta per la prima volta, (intera nel medley acustico), altre degli anni ‘80 come “Ogni volta”, “Vivere una favola” o “Splendida giornata”, che suscitano emozioni. Cambio d’atmosfera, si gioca ma si punge nella modernissima “Non mi va” ironia e mosse negli schiaffi figurati, puro divertimento).
“Anima fragile”, con la sorpresa di Gaetano Curreri che si siede al pianoforte e la suona dopo aver accennato a Jenny, Silvia e La nostra relazione, che lui stesso aveva arrangiato ai tempi E’ stato lui il primo a fiutare il potenziale dell’allora disc jockey carismatico, fondatore di Punto Radio, e a spingerlo a cantare le sue canzoni. Sua anche la produzione dei primi due album, “Ma cosa vuoi che sia una canzone” e “Non siamo mica gli americani”. Un bel rewind.
Sentirlo cantare oggi “Ieri ho sgozzato mio figlio” o “Alibi”, sentire “Va bene, va bene“, è un bellissimo viaggio a ritroso per quelli che allora avevano 13/14 anni (...scappavano di casa) e risentiranno le emozioni di quando erano sotto palco in due/tremila fan. I più giovani le ameranno, o le amano già.
Forward: dagli anni ’80, ripassa i favolosi anni ’90 e tutti “gli spari sopra” , le illusioni e le delusioni, sogni che si avverano e quelli che ancora no. “Stupendo” e “Vivere” rappresentano molto bene il periodo. Il ponte tra gli ‘80 e i ’90 è “Liberi Liberi” che raramente entra in scaletta. Un motivo in più per esserci.
Dopo Gaetano Curreri, altri due ospiti: Maurizio Solieri e Andrea Braido, le due chitarre in rappresentanza di due storici momenti, gli anni ’80 (Steve Rogers band) e i ’90 quando il rock si fa hard. Il loro sarà un duello di chitarre a simbolico a distanza di anni.
Assieme, Vasco e Guido Elmi, storico produttore, hanno cominciato a lavorare alla scaletta già dallo scorso autunno. Ce ne dovevano stare tante, che magari ci sono ma accennate, o inserite nel medley di “Delusa” o nella parentesi acustica (da vedere e ascoltare). Alla fine saranno 3 ore e mezza circa di rock, di hard rock.
Rewind/forward: il presente si inserisce nella terza parte, da “Siamo soli” a “I soliti” fino a “Sono innocente ma” , “Un mondo migliore” e l’ultima hit “Come nelle favole”. Immancabili, e nei bis, “Sally” “Un senso” “Siamo solo noi” e “Vita spericolata” le luci si spengono su “Albachiara” (“una sola volta non l’ho cantata e nessuno andava via. Da allora chiude tutti i miei concerti”). Si va a casa in una alba chiara. E tutto il mondo fuori. Sensazioni ed emozioni che resteranno un bel po’. E’ difficile dopo scrollarsi di dosso Vasco, ti mette un’adrenalina tale che ti lascia le batterie cariche per tutto l’anno!
Tutto è cominciato e tutto ricomincia a Modena: non solo il concorso canoro L’Usignolo d’oro che vinse a 10 anni, ma anche il primissimo concerto, che lui non ricorda ma chi c’era quel fine giugno all’Istituto Corni di Modena, sì.
Ecco perché Modena…Modena “Luna” Park, per Colpa d’Alfredo! “..abito fuori Modena…Modena Park!”, ecco perché al Parco E. Ferrari uno dei più grandi parchi cittadini in Europa, 400mila metri quadri di verde, in 250mila dei quali create ampie zone d’ombra. Lo spazio è giusto per un vero raduno del popolo rock di Vasco. Qui si fa la storia.
E anche il punto, della sua storia, della sua musica, della sua vita. Un cerchio che si chiude qua, a Modena Park. Il viaggio continua. 40 anni in Un giorno, dal tramonto all’alba…chiara, 40 videoscenografie ideate dal regista Pepsy Romanoff e proiettate di canzone in canzone, che raccontano 40 anni per immagini.
Piccolo spazio..pubblicità e curiosità:
Ci saranno tante sorpresine, riconoscibili anche solo da un accenno, pezzi importantissimi del suo bagaglio cantautorale e rock insieme. “Sono contento di aver dato credibilità al rock in italiano”, dice oggi.
Da deejay e precursore radiofonico (fonda Punto Radio libera e mitica), a Re degli stadi, che nessuno riempie come lui da 4 decenni. Dal fronte del palco, con Modena Park siamo a 781 concerti fino a qui (per circa 20Milioni fan). Tutti “incontri ravvicinati” con il suo pubblico, poche decine di persone agli esordi, con il passaparola diventano decine di migliaia e poi centinaia di migliaia, oggi.
E il bello è che gli “ultimi” 200 concerti (dal ’90 al 2016), si sono svolti solo negli stadi più grandi e tutti sempre sold out: caso più unico che raro in Italia (nel mondo i Rolling Stones e pochi altri), Vasco non conosce flessioni on the road da 40 anni: è transgenerazionale, il suo pubblico consolidato e allargato nel tempo, (ma ancora di nicchia..) abbraccia almeno quattro generazioni. Evidentemente, prima o poi ci si imbatte nelle sue canzoni e le si condividono scoprendo che “c’è un po’ di Vasco in ognuno di noi”.
..se guardo in alto c’è ancora la LUNAAAAA
E qui vicino ho TE..