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Da non perdere Vanity Fair con un pezzo a firma Vasco Rossi
“Se non sono un sopravvissuto io...”
L’occasione è di quelle che capitano al momento giusto: Vasco risponde alla lettera di Cesare Cremonini “direttore” per questa settimana di Vanity Fair (mercoledi 18 in edicola) e scrive un pezzo sulla “sopravvivenza”.
Esclusivo.
Qui di seguito la lettera di Cremonini e la risposta di Vasco:
“Ciao Vasco, come stai? Posso solo immaginare quanto, anche per te, sia difficile vivere lontano dal tuo palco e dal tuo pubblico. È anche di questo che voglio parlarti. La redazione di Vanity Fair Italia mi ha chiesto di dirigere il numero di fine novembre del loro magazine, lasciandomi libertà assoluta sui contenuti e sulla direzione artistica e fotografica delle pagine. Intitolerò il numero SurVIVE, SopravVIVERE.
Sto coinvolgendo i più grandi del mondo dell’arte, della moda e della parola, perché dietro alle loro storie senza tempo ci sono scelte di vita coraggiose che oggi, in un momento di grande difficoltà per la tenuta sociale, si trasforma in pensiero.
Così ci sarà Guccini intervistato per la prima volta dalla figlia Teresa, che è una mia cara amica. Ci sarà Roberta Armani in una mia intervista sul valore delle donne nel futuro della moda. Ci sarà Misty Copeland, la straordinaria ballerina di colore che ballerà per noi tra le strade di New York (sarà la cover, fotografata da Francesco Carrozzini). Ci sarà, come testimonianza esemplare, ampio spazio alla vita di due tecnici Live Nation che oggi lavorano e fanno le notti da Amazon per campare. E tanto altro.
Non posso, davvero non riesco a pensare a questo numero, alla capacità degli uomini di vivere anche quando... sono morti dentro, senza passare prima da te.
Anche solo per dirti grazie.
Da fan e grande appassionato della tua musica so, ho avvertito e ho interiorizzato tutta la fragilità e l’umanità che è diventata parte della tua poetica e della tua forza.
Per questo vorrei chiederti di scrivere una piccola lettera sulla sopravvivenza.
Credo che lo sguardo della tua poesia, sorella della follia che appartiene a tutti gli artisti, sia un faro necessario. Sopravvivere, una parola enorme, che sulla tua pelle ha assunto un significato comprensibile per tutti. Ti ringrazio per avermi ascoltato e per il tempo che mi hai dedicato.”
“Caro Cesare, ..sto bene, grazie o meglio..tengo duro. E’ veramente un brutto periodo, per tutti. Una catastrofe planetaria che nessuno avrebbe potuto immaginare, sarebbe stato peggio solo ..se ci avesse colpiti un meteorite! Dovremo ancora stare chiusi in casa...E.. per noi che abbiamo bisogno di urlare, di cantare, di “assembrarci.”… è ancora molto lontana la possibilità di fare concerti... Ma sopravvivremo anche a questo….!! Sopravvivremo e te lo dico io che…Se non sono un sopravvissuto io... .. io sono un… Super Vissuto ! (…e sono proprio curioso di vedere come andrà a finire)
Da non perdere Vanity Fair in edicola mercoledì 18 novembre: Imperdibile Vasco Rossi che, in esclusiva, rispondendo al suo appello, spiega in una straordinaria lettera che cosa significhi per lui «vivere» e «sopravvivere», offrendo ai lettori il suo sguardo poetico come un faro necessario per raccontare come è sopravvissuto a 4 decenni di storia e di vita, dall’infanzia a Zocca fino agli anni di piombo, portando la sua musica oltre gli anni 80, i 90 e i 2000.