Canta coi Lupi

Dal "Siamo solo Noi" al "Siamo soli" manca il Noi.
Parabola esistenziale del cane sciolto o meglio...del lupo.
Partecipano al coro del "Siamo solo Noi" voci sparse, individui svincolati,
ribelli, maledetti, bruciati.
E' un Noi di cani sciolti, lupi solitari, bestie della metropoli,
indagatori dell'incubo.Si ritrovano, certo. In alcuni eventi, sacri come
riti, il Noi pare prendere una forma comunitaria e si pensa di far parte
organica di un grande insieme.
Organi comunicanti, dialoganti, in continua relazione con altri organi allo
scopo di mantenere vivo il corpo, il Tutto che ci ingloba.
In verità, però, è un ritrovo di Io.
Lupi che si ritrovano in branco per qualche attimo di festa, ballando
attorno ad un fuoco e ululando alla luna.
Ma ululare in compagnia non toglie nulla al carattere profondamente
individualistico dell'atto.
In quel momento c'è il lupo e la luna.
Gli altri possono anche fare la stessa cosa, nello stesso momento e allo
stesso modo ma alla base vi è una relazione prettamente unica ed
irriducibile tra l'Io e l'idea, il suono, l'immagine che vogliamo
contattare.
Quel Noi è un sapere che altri vivono similmente le nostre emozioni, che
altri pensano che quello sia il miglior modo per esternarle e osservarle.
Non si ha nessuna intenzione di unirsi per ricordare il passato o creare il
futuro.
Ci si unisce per nobilitare il presente.
E così, migliaia di lupi ogni volta si ritrovano in luoghi che, col tempo,
prendono le sembianze di veri e propri templi.
Gli stessi lupi che in quell'occasione ululeranno alla luna "Rossi",
si scambieranno sudore e vita, faranno l'amore e si lasceranno senza
salutarsi...
ognuno in fondo perso per i cazzi suoi.


di Salvatore-ilNero-Martorana