Anche noi, noi tutti con voi, osserviamo i tre minuti di silenzio in questo giorno di lutto internazionale e ricordiamo tutte le vittime dello Tsunami nel Sud Est Asiatico, pubblicando un bellissimo scritto inviato alla redazione da Loris.
la redazione
29/12/04
"Acqua e fango"
La prima volta che è apparsa la notizia
si parlava di tremila morti
forse già tanti, forse già troppi
poi, ora dopo ora
ad ogni nuova notizia
le stime hanno iniziato ad aumentare
e come impazzite
adesso sono già più di trenta volte tremila
e sembra proprio che la conta non sia finita
e sembra proprio che la conta non voglia finire.
Quelli che chiamavamo paradisi artificiali
in un attimo sono diventati inferni reali
inferni che per alcuni lo erano già da un pò di tempo
però adesso sono diventati ancor peggio:
adesso non sono che fango.
L'acqua, l'onda, il fango
Paradisi, poi l'inferno
io non l'ho vista l'onda
forse dormivo, forse sognavo
paradossalmente
forse sognavo una vacanza esotica,
io non l'ho vista l'onda
ma la vedo adesso nei loro occhi
in quegli occhi che sembrano ancora immersi nell'acqua
in quegli occhi sporcati dal fango
occhi che non dimenticheranno mai
l'acqua, l'onda, il fango
quei paradisi, poi l'inferno.
Da poco sono partiti i primi aiuti
tra poco partiranno invece i primi festeggiamenti
per il nuovo anno
poi partiranno i lavori per la ricostruzione
poi partiranno anche i turisti
un giorno probabilmente, sai, poi partirò anch'io..
ormai siamo talmente abituati a guardarci e a dire
che nonostante tutto la vita continua, che tutto deve ripartire
siamo talmente abituati ogni giorno a vedere bombe scoppiare
gente in diretta morire, teste e Torri cadere
che sembra che niente ci riesca più ad impressionare
che sembra che niente ci possa più far fermare
far fermare anche solo un attimo a piangere
non c'è permesso di avere paura
dobbiamo asciugare in fretta le lacrime per ripartire
perchè l fuori nessuno ci lascia il tempo neanche per pregare
però una volta non era così.
Però una volta non era così,
come se avessimo perso tutti tutta la nostra sensibilità
eppure io li ho visti gli occhi lucidi di mia madre davanti al telegiornale
e pure quelli di mio padre e quelli della signora in metropolitana davanti al giornale
e quelli della mia compagna di banco e tanti altri che non sto qui a raccontare
Che questa volta la Terra decidesse di cambiar passo
proprio non ce l'aspettavamo
che la Terra decidesse di sommergerci di fango
forse mai glielo perdoneremo
siamo talmente abituati a vedere bombe scoppiare
gente in diretta morire, teste e Torri cadere
che probabilmente eravamo tutti l
ad aspettare ancora qualcosa del genere
ma la grande onda non ce l'aspettavamo
tutta quell'acqua proprio non l'aspettavamo..
e adesso servirà altra acqua per pulire quel fango
servirà altra acqua per lavar via le ferite
servirà altra acqua per dissetare i miracolati
e serviranno soldi per pompare quell'acqua
serviranno soldi per cancellare quel fango.
Però una volta non era così
anche se il mondo continuava a girare
ci si poteva fermare
un poì più di un attimo
a pensare,
ci si poteva fermare
un pò più di un attimo
a piangere e a pregare.
Loris