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30 Novembre 2007
 

UltimoAtto BufaleRettifiche Smentite...e Scuse

(VallanzascaAntonelliRollingStones)

Questa è la lettera….di “scuse” forse un po’ tardive ma confortanti di Carlo Antonelli direttore di RollingStones a Vasco.

(arriva dopo tre mesi e dopo aver lasciato pubblicare sul sito, poi oscurato, una nuova delirante e pittoresca risposta del detenuto)

sbagliare una volta passi….ma sbagliare due?

Caro Vasco,
mi preme farti sapere che sono dispiaciuto che la questione spiegatami da Tania Sachs e che ritrovo sul sito Vascorossi.net (relativa alla dichiarazione di Renato Vallanzasca sull'"uomo dalla vita spericolata" pubblicata in una intervista del numero di settembre di "RollingStone", alla tua replica pubblicata sul numero di ottobre ed alla successiva lettera di Renato Vallanzasca apparsa sul sito "rollingstonemagazine.it"), possa averti procurato fastidi e sofferenze.

Non ci interessano in alcun modo le questioni giudiziarie in genere, né - ti devo dire - i giudizi di Renato Vallanzasca, del quale ben conosciamo il passato criminale.

Ci siamo semplicemente interessati a Vallanzasca, tramite un’intervista di Paolo Madeddu, in quanto mito “maledetto” degli anni Settanta (un po' come lo era la banda della Magliana tradotta in "Romanzo Criminale" da Giancarlo De Cataldo e poi in film, tanto che su Vallanzasca è annunciata una fiction intepretata da Riccardo Scamarcio, a testimonianza della rilevanza sociologica del personaggio). Trattandosi di persona in carcere da molto tempo, le sue dichiarazioni possono essere il frutto di uno strano flusso di coscienza che tutto mette insieme e tutto interpreta.

Questa è la prospettiva che ti invito ad adottare nel leggere l’intervista a Vallanzasca pubblicata su “RollingStone” e la sua lettera inviata al forum on line, senza farti troppo urtare - se possibile - dal loro contenuto, che dovresti considerare - come lo consideriamo noi - del tutto irrilevante, vista la condizione del soggetto.

Ripeto, non c'è stata da parte del giornalista alcuna intenzione di offenderti nè tantomeno di accusarti d’alcunchè riportando nell’intervista la frase di Vallanzasca sulla “vita spericolata”, data l’alta considerazione che nutriamo per la tua persona e per la tua figura di artista, dimostrata anche da due copertine a te dedicate in 4 anni di attività di "RollingStone".

Saputo da Tania Sachs che invece ti eri risentito della vicenda, abbiamo subito provveduto a chiedere ai gestori del forum www.rollingstonemagazine.it di togliere immediatamente dal sito la lettera aperta di Vallanzasca, proprio perché non desideravamo né desideriamo nulla del genere.

Sono e siamo tutti qui a "RollingStone" profondamente dispiaciuti che la vicenda abbia potuto offenderti. E siamo naturalmente a disposizione con la rivista perché tu possa avere, se lo desideri, spazio per fare tutte le precisazioni che ritieni di voler fare ora e in futuro.

Con enorme stima
Carlo Antonelli


Caro direttore,
se proprio proprio te lo devo dire…Mi aspettavo qualcosa di più dalla tua lettera.
Forse una maggiore sensibilità, o forse un po’ più di quella sincerità che mi era sembrato sentire nella tua telefonata di ieri. Quando ancora non ti eri consultato con nessuno e mi confidavi che, dopo la mole di email ricevute, avevi capito la ‘leggerezza e la superficialità’ di cui ti eri macchiato. Leggerezza colpevole e complice a mio avviso: In primo luogo con la pubblicazione nell’intervista al ‘bel renè’ di dichiarazioni infamanti nei confronti di ‘una rockstar’ che deve forzatamente accettare allegramente tutto quello che si dice sul suo conto…solo perché è ‘una rockstar’ quindi ricco, famoso, di successo….che cosa vuole di più una ‘rockstar’?

In secondo luogo perché dopo la prima non verifica dei fatti hai proseguito nell’errore passando al sito la risposta del Valla. E dire che una telefonata tra noi c’era stata nella quale ti avevo educatamente pregato di avvertirmi nel caso ci fossero stati degli sviluppi…..

E dire che questa primavera mi avevi cercato per chiedermi una intervista con Vasco ma io in quel frangente non potevo accontentarti….Ti sei poi arrangiato da solo….era bellissima la copertina! Ma solo quella tuttavia.

Volevo stendere un pietoso velo su tutta questa faccenda…mi ritrovo invece a trarne interessanti riflessioni personali: a me sinceramente non interessa se per il giornale che ti trovi a dirigere scegli di intervistare un criminale riconosciuto, tra una ‘rockstar’ e l’altra! E’ in definitiva meno grave di chi rende ‘star’ alla televisione, platea ben più ampia e amplificatrice, degli indagati per omicidio o di chi spera di lucrare sulle disgrazie altrui approfittando di un rom ignorante e disgraziato.

La mia domanda è: dove ci porterà questo sfrenato consumismo? A calpestare la professionalità? Che tempi viviamo, dove vogliamo arrivare se non diamo più valore alle parole ‘rispetto’, ‘dignità’, ‘verità’, ‘amicizia’….amore per il lavoro che svolgiamo?

Mi rendo conto che non potevo aspettarmi di più……

Va bene, va bene, va bene così… Vado a bermi un aperitivo e non ci penso più…
p.s.: non ti preoccupare della querela, penso che Vasco sia superiore, penso che non abbia voglia di perdere tempo con la burocrazia per delle sciocchezze inventate da chi, ahilui, ha da passare in carcere ancora taaaaaaaaanto tempo. Sai com’è…è una rockstar, lui.

Tania Sachs
 


 


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