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27 Gennaio 2006
 

Telemicette

da Chiara

Che poesia quando abbraccia la chitarra e si spoglia.
Che poesia che vien fuori.... se lo fa.
Regalando intimitá.
A Roma il teatro era camera sua.
Amici e nemici, Buoni e Cattivi
tutti in silenzio davanti alla musica.
Musica davanti sopra sotto.....
MUSICA DENTRO. Negli occhi e nelle mani.
Nelle corde nervose che sono le mie vene.
Che vengono suonate, come un palco o una chitarra.
Protagonista assoluto del nostro parlare e commentare.
Hai visto che bello che era? Ci sentiamo dopo quando torna sul palco.
Quando ritira il prossimo telegatto.... noi micette siamo incollate alla tv.
Anche pippo baudo diventa un equilibrio sopra la follia.
Ci sentiamo presto, il prima possibile, credo che il mio divano stia volando
verso la capitale.
Ti manderei un messaggino: "per ogni tua tentazione ce n'é una mia.
Per ogni tua debolezza io ne ho cento"
Ma in fondo é giusto cosí. "senza forse", ma "forse"
ma síííííííí.

chiara
 


 


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