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24 Settembre 2007
 

Queste sono le domande che mi salgono dal cuore..

di Marinella Venegoni (La Stampa)

Queste sono le domande che mi salgono dal cuore (!) per il nostro Vasco.

Gentile dr.Vasco, Le sembra normale tornare per una seconda volta a distanza di neanche due mesi a Torino, che non è una metropoli, e ritrovarsi un secondo esaurito in uno stadio grande come il Delle Alpi?

E a lei sembro normale io?

1a. A proposito del : lei che ha avuto una laurea ad honorem, che cosa pensa delle gesta del ministro Mussi, che ha dato una frenata al fenomeno?

Per me il signor ministro pu� fare quello che vuole. Io non l'ho mica chiesta e non ne avevo certo bisogno. Finchè le davano solo ai politici per non ho mai sentito nessuna protesta. Chissà perchè?

2. E' più spaventato o più incuriosito, ed eccitato, dal suo successo in tour che si perpetua anche senza un nuovo disco da cantare dal vivo?

Spaventato no di certo. Direi più "stupito" e alquanto eccitato.

3) Torino, abbiamo capito, la ama. E vorrebbe sapere come lei spende quei due-tre giorni che passa in città quando viene per cantarci. Ci potrebbe raccontare qualcosa del suo soggiorno torinese dello scorso luglio? Un luogo, un locale, una persona, che le siano rimasti in memoria?

Sono enormemente riconoscente a Torino. È stata una delle prime città ad adottarmi e ad apprezzare il mio rock. Purtroppo la conosco pochissimo.
Ha uno skyline che mi ricorda Bologna per le colline intorno e la Basiica di Superga che sembra SanLuca molto più grande. Quando vengo per cantarci di solito resto chiuso in albergo e giro molto su e già con l�ascensore e intorno al letto.

4) Inutile negare che nel corso dell'ultima settimana l'Italia, dal "Vaffa day" in poi, sta cambiando volto. Da attento osservatore della società italiana, Lei che cosa pensa dell'operazione Grillo e degli sviluppi che sta avendo, e come pensa che andrà a finire?

Credo che nonostante l'apprezzabile e appassionato impegno di Grillo non cambierà molto nella politica italiana. Ci vorrebbe una vera e propria "rivoluzione" epocale. Ma non mi pare ci siano ancora le condizioni critiche necessarie.


5) Sta peggio l'Italia, o la discografia? Si possono fare dei paralleli?

Non saprei. Per la discografia nonostante tutto c'è speranza. Lentamente e faticosamente si sta già ridimensionando e riadattando alle nuove tecnologie.
Per l'italia la situazione la vedo un pò più complessa.



Marinella Venegoni (La Stampa)
 


 


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