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11 Marzo 2010
 

Chiedimi se la tua è verità, ed io risponderò di sì...

di Luka Rossi Schmidt

Chiedimi se la tua è verità, ed io risponderò di sì.
 
E ti dirò che verità è la dove la si cerca, e che tu ne hai trovata.
 
Ma chiedimi se la tua è La verità, ed io risponderò che la verità è tutto e niente, e che tu sei l’artefice della tua verità, e nessun’altra potrà mai esserti nota.
 
Credi a quello che ti pare ma credici fermamente, tutto il resto è vano.
 
 
 
Io?
 
Io ero come te.
 
Lusingato dalle filosofie, corteggiato dalle religioni.
 
Tutti i profeti di questo mondo venivano a bussare alla mia porta in fila per raccontarmi della loro verità, con i loro testamenti, le loro testimonianze, le loro prove, per convincermi della loro verità, di una delle verità, che loro chiamavano La verità.
 
Io ne ho viste e sentite tante davvero, di verità.
 
Ho sentito le verità, le Verità ma… no, La verità io non l’avevo mai sentita.
 
Ogni giorno bussavano alla mia porta.
 
Il mondo finiva ieri, però oggi erano ancora alla mia porta.
 
Io ho scelto la mia, di verità.
 
Ho scelto di non scegliere queste cazzate.
 
Ho scelto di scegliere la realtà, di credere a quello che vedo e che sento.
 
Questo ho scelto e con questo vivevo bene.
 
Poi tutto è cambiato.
 
Sì.
 
Tutto è cambiato, quando ho incontrato La verità.
 
Non che poi sia stato tanto traumatica come esperienza… no.
 
È quello che è venuto dopo; sì, quello è stato traumatico.
 
 
 
La realtà è un velo.
 
La realtà è Il velo.
 
Se ti accorgi dell’inganno… Il velo crolla.
 
 
 
E se Il velo… crolla…
 
 
 
Vedete, ci sono verità e verità, tante quante le persone di questo pianeta.
 
Come c’è la mia verità, c’è la tua verità, e la sua, e non ce n’è una assoluta.
 
Così credevo.
 
Poi Il velo è crollato, e tutto è cambiato.
 
Vedete, ci sono verità e verità… e… come ci sono queste, così ci sono anche diverse realtà.
 
C’è la mia realtà, che è anche la tua realtà, e la sua, MA… ma, questa realtà non è la loro.
 
Ci sono realtà e realtà, tante quante i numeri ne riuscirebbero a contare.
 
Poi c’è La Realtà.
 
La Realtà, quelLa delLa verità, che è questa in cui ora mi muovo.
 
Perché vedete…
 
La realtà è un velo, Il velo.
 
Se ti accorgi dell’inganno, Il velo crolla, e se il velo crolla… gli altri entrano.
 
Ma se gli altri possono entrare, noi possiamo uscire.
 
Volete La verità?
 
QuelLa delLa Realtà?
 
E va bene.
 
Io sono Martov, soldato di classe venator del primo reggimento settimo battaglione de Tùatha dé Danann.
 
 
 
 
 
 
 
Ogni giorno della vostra vita lo stato vi chiede di pagare le tasse.
 
Ogni giorno della vostra vita lo stato vi impone di pagare le tasse.
 
Intanto però il mondo non cambia e quei servizi che pretendete perché pagate con i vostri soldi non si fanno mai vedere quando ce n’è bisogno.
 
Credete che una parte dei soldi per fare funzionare le cose manchi perché non tutti pagano le tasse, che un'altra finisca nelle tasche di chissà quale funzionario corrotto, che un'altra ancora venga investita in altre cose e che alla fine quella che realmente arriva a ringalluzzire i servizi pubblici sia soltanto un esigua percentuale di quello che pagate.
 
È così.
 
Solo un esigua percentuale arriva ai servizi pubblici.
 
Non crediate però che il resto vada allo stato.
 
L’80% di quei soldi, dei vostri soldi, viene preso dalla parte del governo cosciente.
 
Cosciente di che? DelLa Realtà, che domande.
 
Questa parte del governo è segreta a tutti, ufficialmente non esiste, ufficiosamente è solo un gruppo di anziani senatori che si radunano in qualche magione sperduta tra i monti per una tazza di te ed una partita di cricket in compagnia prima della prossima smerdata nei pantaloni.
 
In realtà questi vecchi ultracentenari apparentemente decrepiti e fisicamente incontinenti sono i burattinai che tirano i fili del governo di facciata.
 
Il loro compito è di dirigere le operazioni E.V. “ Extra Velum”.
 
Ogni governo del mondo è un governo di facciata.
 
Tutti i governi coscienti rispondono all’Alto Consiglio e fanno parte dell’Organizzazione.
 
Si è dovuto per forza fare così, i costi per mantenere in piedi anche solo questa base vanno ben oltre la portata delle tasche di una nazione.
 
A capo dell’Alto Consiglio è Lemovice, l’immortale.
 
Ora, non so se quel vecchio sia davvero immortale, ma non metto in dubbio che viva da circa duemila anni.
 
Ma voi che ne sapete.
 
O ne sapete?
 
Quella storiella, che grossomodo recitava così:
 
 
 
 
 
«La piramide d'Egitto fu fatta per prima;
 
Poi gli ameni giardini costruiti in Babilonia;
 
E la tomba di Mausolo, di affetto e rimorso;
 
Sorge a Efeso la quarta, il tempio di Diana;
 
Brilla a Rodi nel sole il Colosso dorato;
 
La sesta è Giove Padre scolpito da Fidia;
 
Il faro d'Egitto si dice sia l'ultima, O il palazzo di Ciro, cementato con l'oro. »
 
 
 
Beh, pare che questa filastrocca continuasse, e che l’autore fosse stato costretto ad ometterne l’ultima parte nella sua redazione definitiva.
 
Più o meno seguiva:
 
 
 
« E chi di queste le vedrà tutte, è vaticinio che possa aspettare la fine non prima di quella del mondo. »
 
 
 
sì, il succo è che nel periodo che va dal 250 a.C. al 226 a.C. il caso volle che le sette meraviglie del mondo antico fossero tutte in piedi.
 
Lemovice le vide tutte, e da quella visione fu come illuminato.
 
Il vecchio capì molte belle cose e divenne immortale.
 
È grazie a lui se siamo ancora vivi, dicono.
 
Grazie al suo silente operato, non testimoniato presso alcuna fonte, il mondo è rimasto avvolto dal velo in relativa sicurezza.
 
Ma forse è meglio se cedo la parola a chi ne sa più di me, perché del resto non posso perdere tutta la mia giornata a parlare: c’è del lavoro da fare.
 
 
 
 
 
La storia è semplice.
 
C’è stato un tempo in cui agli uomini erano ignote le malattie, il dolore della morte e l’asperità della vita.
 
E quel tempo è davvero tanto, tanto lontano.
 
Lentamente però, alcuni uomini decisero di prendere per sé il benessere comune e di ripartirlo come meglio fosse stato creduto.
 
La vita millenaria degli uomini cominciò ad accorciarsi, le malattie a farsi sentire, la morte ad addolorare chi sopravviveva e la vita a farsi più dura.
 
Coloro che tennero per sé il benessere scacciarono da Eden i loro fratelli.
 
Nessuno ricorda cosa fu durante e dopo questi fatti: le memorie sono state cancellate.
 
Si sa soltanto quello che in parte racconta la Bibbia.
 
In verità Dio non esiste, o meglio, non come lo hanno inteso i cristiani, quindi non fu lui il responsabile della cacciata dell’uomo da Eden e del suo lento degrado.
 
Di generazione in generazione, privato di quel benessere, il seme dell’uomo si faceva sempre più fragile, fino ad averlo come è oggi: mortale.
 
Ma in principio l’uomo non era così, ed in potenza potrebbe tornare ad essere ciò che era un tempo.
 
Ma questo è un discorso lungo.
 
La cacciata da Eden deve essere stata inflitta ai nostri avi da non meno di 2 uomini molto furbi e potenti.
 
Qualunque fosse il loro numero, possiamo ipotizzare, basandoci sulle ricerche fatte sulla base delle supposizioni di Lemovice e dei riscontri materiali delle squadre di esplorazione, che alla fine gli abitanti di Eden andarono assottigliandosi sempre più fino alla suddetta dualità.
 
A questo punto la storia che abbiamo ipotizzato è che il più forte dei due rimasti, l’entità oggi conosciuta con il nome di Demiurgo, abbia prevalso sul più debole, Il Caduto, e sia riuscito a fare suo tutto il potere che prima era ad uso di ogni umano e costituiva il loro benessere.
 
 
 
Da qui crediamo che il Demiurgo, onde evitare rancore da parte degli esiliati, si adoperò per cancellare sempre di più nelle menti degli uomini e dei loro discendenti il ricordo di Eden e del potere che realmente possedevano.
 
La storia che abbiamo però è fallace e non spiega come, secondo Lemovice, sia possibile per noi fare ritorno a quella potenza attraverso il conseguimento del “ risveglio”, se non tramite l’adozione di alcune supposizioni che devono essere verificate.
 
Per coronare la sua opera, il Demiurgo costrinse gli uomini suoi simili ad una vita di menzogne in un mondo fittizio isolato dalla vera realtà da un “ velo”.
 
Più si è coinvolti in questa merda, e più ci si crede.
 
Per qualche ragione tuttavia, con il passare dei millenni, il velo si è fatto più debole.
 
Con l’assenza del Demiurgo al centro delLa Realtà, assiso sul Trono della sua Cittadella, gli uomini lentamente cominciarono a ricordare.
 
Il frutto di questi ricordi è l’arte sofista che per prima mise in discussione la realtà come veniva tramandata dagli avi, ed il culmine di questo lavorio di rimembranza è la scienza.
 
Oggi giorno stiamo facendo grandi progressi in questo senso.
 
Non sappiamo come mai il Demiurgo si sia assentato, ma è latitante da più di 10'000 anni ed il suo trono comincia a fare gola.
 
Il Caduto, divenuto con la scomparsa del Demiurgo forse l’entità più potente delLa Realtà, fino a qualche secolo fa, si è impegnato attivamente per impedire rivolte, sigillando la cittadella.
 
Dovete sapere che La Realtà è un posto pericoloso.
 
Un tempo, con il potere che possedevamo, le entità che lo abitavano erano poco più di semplici servitori… cose.
 
Oggi invece sono i nostri nemici più mortali.
 
Trascurando l’eziologia di simili entità, chiamiamo nemico qualunque cosa incontriamo là fuori che non sia umana.
 
Questo comprende anche, ma non solamente, non morti, divinità pagane, divinità pagane non morte, spiritelli, spiriti, abitatori del dimezzo, entità oniriche, orchi e mostri di sorta.
 
Ognuna di queste entità è classificata da un colore che varia a seconda della minaccia che può costituire.
 
I colori variano dal bianco dei mutanti ( che di per sé non è detto siano aggressivi) al verde degli abitatori del dimezzo, poi c’è il giallo, che è un grado piuttosto elevato se si considera che sarebbe in grado di spazzare via più di un intero battaglione, costituito in prevalenza dai non morti che generano progenie, ma i gradi più elevati sono occupati dalle divinità pagane ( arancione), e dai superiori, cioè diavoli e demoni, angeli e arcangeli ( rosso).
 
Le minacce ancora più grandi sono evidenziate dal colore nero, e comprendono unicamente I Nove ed il Caduto, le entità più potenti delLa Realtà.
 
Così questa è la vera Realtà: un intrico di piani ed infinite desolazioni, gallerie infestate dai vermi, mausolei grandi come montagne, campi di battaglia e città che simulano grottescamente quelle del mondo in cui viviamo.
 
Al centro di questo enorme complesso di frammenti di realtà sta la Cittadella, con le sue cupe nove torri ai confini ed i suoi sigilli.
 
La Cittadella è il nostro obbiettivo: Il Caduto non può continuare a difendere il Trono del Demiurgo senza occuparlo di persona ed attingere ai poteri del Fulcro, il centro di tutta La Realtà, e, da parte loro, i 9 sono in conflitto tra di loro e con lui per la presa della Torre da ormai 8000 anni.
 
Chiunque dei due arrivi sul trono, noi abbiamo perso.
 
Non c’è speranza che l’uomo possa riprendersi da una nuova illusione più forte del velo, ed il destino di prigionieri di un mondo fittizio sarebbe la prospettiva più rosea che ci attenderebbe, qualora sul Trono sedesse qualcuno dei due.
 
Un tempo la battaglia si combatteva per preservare il velo.
 
Ieri si è combattuto per creare l’avamposto de Tùatha Dé Danann.
 
Oggi combattiamo per la salvezza dell’intera specie: per assiderci per primi su quel Trono e dominare da padroni, quali siamo, questa Realtà.
 
Purtroppo la nostra è destinata ad essere una battaglia persa.
 
Oggi è già troppo tardi per noi, non possederemo mai in tempo i mezzi per poter fronteggiare le minacce Atrox ( cioè nero).
 
Ma se su questo campo non potremo vincere, faremo in modo che la guerra si giochi su un terreno a noi più favorevole.
 
 
 
Sì, è assurdo, ma viaggeremo indietro nel tempo e attaccheremo il nemico quando ancora era debole ed impreparato.
 
 
 
Disse il maggiore:
 
“ vero, voi avrete una forza sovrumana, demoni, e voi la benedizione del Plasmatore, angeli, ma, cari signori, noi… beh, noi abbiamo i Cannoni!”
 
 
 
Sì, è assurdo, una storia pazzesca, un incredibile cazzata, ma puoi scommetterci Jhonny: vinceremo noi questa guerra!
 


 


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