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30 Aprile 2004
 

Buoni o cattivi - parla Franco Miseria

In palestra con Franco Miseria tra i ballerini


Qualche domanda a FRANCO MISERIA, il noto coreografo che ha scelto i ballerini del nuovo video BUONI O CATTIVI. Un grande professionista, ma anche uno vero che, tra i mille impegni, ci ha raccontato com’e’ stato per lui incontrare e lavorare con Vasco

So che e’ stata la tua ‘prima volta’ con Vasco, prima di questa occasione ti eri fatto un’idea del tipo di persona che ti saresti trovato davanti?
Mi aspettavo semplicemente un grande artista!

Il tuo primo pensiero quando ti hanno proposto questo incarico…
Quando il regista, Stefano Salvati, mi ha contattato per questo lavoro ne sono stato subito molto entusiasta. Ero contento di lavorare con Vasco!

E quando lo hai incontrato per la prima volta?
Beh, in quella occasione la mia aspettativa e’ stata ampiamente confermata. E’ un grande artista, ma ha anche uno straordinario magnetismo. Ci siamo guardati negli occhi e ci siamo capiti subito! !

Come e’ nata la coreografia di “Buoni o Cattivi”?
Se devo essere sincero non mi aspettavo una coreografica cosi’ importante, mi ha colto di sorpresa! !
Mi aspettavo qualcosa che rispecchiasse i canoni classici del ballo moderno. Poi, quando Salvati e Vasco mi hanno suggerito un’ispirazione alla West Side Story contemporaneo, questo mi ha spiazzato ma… piacevolmente. E’ stata una sfida per me: mica facile coniugare atmosfere d’altri tempi, per certi versi, su una base cosi’ rock. !


Per una coreografia così complessa immagino tu abbia operato scelte molto precise …
Beh diciamo che doveva essere rappresentato tutto il mondo. Il concetto di Buoni o Cattivi, perfettamente espresso nel testo, e’ un concetto universale. Era quello che si dovevo riuscire ad esprimere. Mi sono lasciato molto ‘guidare’ dalle indicazioni di gusto di Vasco e del regista. !

Come hai selezionato il corpo di ballo?
Innanzi tutto li ho scritturati di differente nazionalita’, questo perche’ l’atmosfera multietnica fosse rispettata. Nel video quindi noterete artisti neri, cinesi, neri e bianchi. Con Salvati ci siamo impegnati, per prima cosa, sulla scelta delle facce, poi io ho curato la tecnica della coreografia. Con questo imprescindibile presupposto ho operato una scelta tra i dieci migliori ballerini italiani, professionisti che hanno gia’ lavorato con me e stimo parecchio.
Poi, tra NY e LA, ho completato il team formato da 30 ballerini. Tra gli stranieri abbiamo avuto la fortuna di poter scritturare ballerini di straordinario talento, che sono ora in primo piano nella scena americana, volti noti che hanno gia’ lavorato anche con Justine Timberlake, Britney Spears e Madonna!
 


 


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