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1 Giugno 2010
 

Spazio Komandante - 1 Giugno 2010

Se cerco di immaginarmi il nuovo aspetto che il dispotismo potra' avere nel mondo..

Se cerco di immaginarmi il nuovo aspetto che il dispotismo potra' avere nel mondo vedo una folla innumerevole di uomini piccoli ed uguali intenti solo a procurarsi piaceri piccoli e volgari. Ognuno di essi, tenendosi da parte, e' quasi estraneo al destino di tutti gli altri. I suoi figli e i suoi amici formano per lui tutta la specie umana. Quanto agli altri, egli e'vicino ad essi, ma non li vede; li tocca, ma non li sente: vive in se stesso e per se stesso.
Al di sopra di esso si eleva un potere immenso e tutelare che solo si incarica di assicurare i loro beni e di vegliare sulla loro sorte. E’ assoluto, particolareggiato, regolare, previdente e mite: rassomiglierebbe all'autorità paterna se come essa avesse lo scopo di preparare gli uomini alla virilità, mentre invece cerca di fissarli irrevocabilmente nell'infanzia, ama che i cittadini si divertano purché non pensino che a divertirsi. Lavora volentieri al loro benessere, ma vuole esserne l'unico agente e regolatore; provvede alla loro sicurezza e ad assicurare i loro bisogni, facilita i loro piaceri, tratta i loro principali affari, dirige le loro industrie, regola le loro successioni, divide le loro eredità: non potrebbe esso togliere interamente loro la fatica di pensare e la pena di vivere?

(Alexis De Tocqueville, La democrazia in America, 1845)
 


 


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