Urlo di Valeria Vecchione
Un Giorno di Ordinaria Follia
E’ inevitabile: dove passa Vasco l’euforia è incontrollabile.
In un (apparente) tranquillo martedi pomeriggio sono in ufficio ma sento i fan sotto le finestre di Radio Virgin e Radio 105 che scalpitano perché sta arrivando Vasco Rossi.
Mi è impossibile resistere e allora mi precipito anch’io là sotto, come ipnotizzata e non curante del fatto che le finestre di quelle radio sono adiacenti a quelle del mio posto di lavoro !
Ma oramai è fatta, “mi metto le scarpe e sono già in strada!”
E’ incredibile notare come ai concerti e in occasioni come queste, vi siano le stesse presenze, gli stessi volti di sempre, gli stessi ragazzi (e non), gli stessi fan che vedi in transenna sotto al palco o dormire fuori dallo stadio due giorni prima del concerto.
L’energia che sprigioni quando si tratta di vedere Vasco al cinema o dal vivo è esplosiva, ti coinvolge e ieri anche i passanti non hanno potuto fare a meno di mischiarsi fra quegli scalmanati.
E che personaggi! Chi cantava a squarciagola in mezzo alla strada, chi piangeva per aver ottenuto il tanto atteso autografo, chi cercava un alloggio perché arrivato da Benevento, chi si domandava “Ma cosa ci faccio qui alla mia età che ho i capelli bianchi??”, chi ha trovato la risposta in quegli occhi blu, chi con la cresta bionda e pieno di borchie sembrava uscito da una festa punk eppure le canzoni di Vasco le sapeva tutte, chi parlava da solo come impazzito per aver visto Vasco così da vicino, chi con lo striscione e un tifo da stadio.
Insomma, Vasco dà sempre origine ad emozioni incontenibili: ti trasforma in gioia pura da un momento all’altro e l’eccitazione ti rimane sulla pelle per giorni.
Questo è stato per me il giro alle radio: l’occasione di incontrare Lui e di rivedere i folli protagonisti di questa lunga storia d’amore.
Alla fine di una giornata così intensa, sei senza voce e ti assopisci fra le lenzuola morbide come se te le rimboccasse Lui con dolcezza.
Ed è allora che realizzi: oggi, fra tutti, il più normale era Vasco !
