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25 Giugno 2013
 

Diario di un mini tour

di Filippo Lunardi


Diario di un mini tour


Di Filippo Lunardi



Chi se lo immaginava? il 23 gennaio acquistando i biglietti per l'unica data che dovevamo fare (per motivi puramente e schifosamente economici) io certamente no...
Dopo esattamente cinque mesi mi trovo a tirare le somme e le cifre sono astronomiche, la calcolatrice non basta per sommare le emozioni e qui ce ne sono troppe!!!

Alla fine ho fatto tre date (due ufficiali, il 9 ed il 23 e il soundcheck) e dire che è andata bene sarebbe riduttivo.
Certo quest'anno l'atmosfera sembrava molto strana, sono partito un po' prevenuto, dico la verità... la prima domanda è stata: ma Lui come starà? come reagirà a tutte queste date ravvicinate dopo due anni?
Passa un po' di tempo e finalmente si rivede Vasco, sembra in forma, speriamo bene...

Poi arrivano le prove, "incomprensioni", allontanamenti, liste... non può essere, non può non sapere... eppure... eppure qualcosa di diverso si sente.
La differenza la fa Lui, il suo sguardo, i suoi sorrisi, il fatto di voler incontrare ed accontentare più persone possibili.
Lui che dimostra di aver voglia di cantare, di tornare, di far vedere a tutti, a lui per primo forse, che è sempre il numero uno.
L'incontro, la stretta di mano, l'autografo... Lo ho guradato e gli ho detto: "non ho nemmeno un tatuaggio, ma se mi autografi il braccio questo sarà per sempre".
Lui lo ha fatto, piano, con precisione e dolcezza ed ora è parte non solo del mio essere, ma anche del mio apparire.

Si avvicina il tour e aumenta l'ansia, guardo l'intervista a La Stampa, 40 minuti... Ma un Vasco così non me lo ricordavo, Spettacolare!!!
Finalmente il 7 giungno ecco il momento della verità: il soundcheck ci darà la possibilità di vivere un anteprima del tour, in esclusiva.
La tensione sale, speriamo sia come sembra nelle interviste e nelle prove, speriamo che non ci siano problemi di organizzazione, che vada tutto bene...

Arriviamo allo stadio, vediamo che non c'è tantissima gente e il ritiro degli accrediti per i fan è gestito benissimo.
Salutiamo tanti amici, quanto tempo per alcuni, un discorso interrotto che sembra non essere finito mai, un rapporto che torna vivo come se fosse passato un secondo, al primo incrocio di sguardi.
Siamo Noi, siamo sempre Noi, siamo solo Noi!!! Finalmente è ora!!! Finalmente sarà un altra volta per Noi!!!
Si aprono i cancelli, entriamo con calma, pochi per volta, quasi accompagnati per mano verso il nostro sogno in esclusiva...

I complimenti per l'organizzazione sono d'obbligo questa volta, Grazie per l'impegno!!!

Siamo dentro, ma poi chissenefotte della posizione? Siamo in compagnia, tra di noi, siamo ad una Festa, in gabbia e ci vediamo magnificamente.
L'attesa è finita, Eccolo!!! Adrenalina, lacrime, sorrisi, braccia tese, le nostre voci con la sua, sguardi, Emozioni!!!
Finisce il concerto e siamo carichi come se dovesse ancora iniziare, i dubbi residui spazzati via alla prima nota, voglia di rivivere questi momenti subito!!!

Dai, manca poco al 9, ma sembra un'eternità.
Il giorno del concerto arriva il diluvio universale, ma che sfiga abbiamo? che sfiga ha pure lui con gli ultimi tour all'aperto? Il tempo non da tregua.
Entriamo, alcuni già mezzi zuppi, la transenna stretta con forza, per riallacciare un rapporto con una vecchia amica che è mancata per troppo tempo.
Fuori chi ha fatto la fila per il prato bis purtroppo ha trovato una brutta sorpresa: fila nel fango, un po' discutibile visto che piove in maniera impressionante poi.
Per tutti la brutta sopresa invece è che non si sono degnati di montare nemmeno dei wc chimici all'esterno, ci si deve arrangiare o con il prato o con qualche bar o l'unico paninaro con bagno a disposizione.

Dopo ore ed ore di acqua torrenziale esce Vasco, ci dimentichiamo di tutto, la pioggia ed il vento freddo non ci fanno più effetto perché Lui scalda i nostri cuori.
Esaltante è riduttivo, le canzoni ci inzuppano più dell'acqua, assorbiamo la sua Energia, la sentiamo. Quanto siamo Felici noi? E quanto lo è Lui? Non bastano le parole per dirlo.
Le canzoni ci esaltano, il ritmo del concerto è altissimo, è tutto ancora meglio di quello che si poteva immaginare. Le sue espressioni mentre ti guarda negli occhi...
Solo chi lo ha provato sa cosa significa.
Usciamo stremati a causa dell'acqua ma le nostre facce ridono, dei sorrisi profondi che arrivano dal cuore.
Ci abbracciamo e tutti dicono la stessa cosa, tutti riportando alla mente qualche istante del concerto: Che Spettacolo!!! Non si riesce ad aggiungere altro, ma i nostri occhi parlano.

Se avessi la possibilità farei anche tutte le altre date a Torino, ripongo malvolentieri i miei sogni e aspetto con impazienza Bologna.
Il tempo non passa mai, ma alla fine ci siamo, siamo organizzati, si fa la notte fuori, davanti ai cancelli.
Sappiamo che il nostro turno arriverà domenica ma sappiamo anche che tanti dei nostri amici sono a Bologna, non resistiamo, dobbiamo andare almeno a salutarli.
Venerdì sera decidiamo di andare a Bologna, solo per stare un po' in compagnia, sapendo che avrebbero fatto la notte come noi il giorno dopo.
Le tende sono piazzate, la festa è iniziata, tutti ci accolgono con grida, abbracci, ci offrono da bere, non vorremmo più tornare a casa perché siamo a casa.
Il giorno dopo la tensione è alle stelle, non si capisce come e quando si potranno piazzare le tende... Montano transenne che prima non c'erano, come ci posizioniamo?
Inizia il concerto del 22 e noi siamo fuori, viviamo un concerto diverso, davanti agli ingressi, cantando, cercando di cogliere ogni momento.

Finalmente escono dallo stadio, ci si posiziona e si riparte con la festa come la sera prima. Che bello rivedere tanti amici e fare casino insieme!!!
La notte è lunga, ma nulla a confronto con l'attesa dell'apertura dei cancelli, almeno siamo all'ombra, altrimenti sarebbe un problema con un sole simile.
Va molto peggio a quelli che hanno deciso di fare il concerto sul prato dei poveri: da loro non c'è un filo di ombra e sono ammassati come il bestiame sotto il sole.
File non esistono praticamente, la strada è invasa dalla folla in attesa di entrare...
Finalmente dentro, troviamo posto sotto Solieri, Grazie a Silvio che entrato tra i primissimi ha tenuto dei posti, se questa non è amicizia...

Pomeriggio sotto il sole cocente, Erica si sente male e deve ricorrere all'infermeria, tutti si preoccupano per lei ma per fortuna rientra in tempo, prima del concerto da vivere ancora in transenna.
Inizia il concerto, gli sguardi si incrociano, si vedono le prime lacrime, sorrisi, urla... Vasco ci entra dentro, si avvicina, viene davanti a noi a cantare e io non riesco a togliere il mio sguardo dal suo.
Che concerto, che spettacolo, ogni volta unico, ogni volta irripetbile.
Usciamo dallo stadio, saluti, panini e birre, aspettiamo in compagnia che il traffico si sblocchi prima di partire ma è solo una scusa, non vorremmo salutarci mai.

Vasco ci ha dato l'arrivederci chiudendo dopo Albachiara, Noi lo aspettiamo, Lui ci aspetta.
Siamo tutti in attesa di stringerci nuovamente in un abbraccio, di incrociare i nostri sguardi, e allora sarà un altra volta per Noi

Grazie a tutti, mentre lo scrivo ho le lacrime, di felicità, perché tra noi non è finita qui

"La storia siamo Noi, nessuno si senta escluso!!!"

Filippo Lunardi
 
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